FEDELI E CURCI AI FERRI CORTI, IL PATRON: “SITUAZIONE INCRESCIOSA”

(di Christian Diociaiuti) Il Rieti stende lo Spoleto per 2-0 e conferma il quarto posto in classifica, dietro a Siena (38), Ponsacco e Poggibonsi (35). Mattatori di una gara dominata dagli amarantocleesti sono stati Pezzotti, autore di un gol bellissimo (o,decimo stagionale), e Crescenzo, su assist del capitano. Il Rieti fino alla mezzora se la gioca con lo Spoleto, che colpisce una traversa e chiede un rigore, come il Rieti (in due occasioni, una per tempo). Penalty mai accordati dal direttore di gara Valentina Garoffolo di Vibo Valentia. Intorno alla mezzora della ripresa il Rieti ha anche l’occasione di fare tris, con Mattia che gonfia il sacco ma vede annullata la marcatura per un fuorigioco. Ora gli amarantocelesti pensano a domenica, per lo scontro diretto contro i toscani del Poggibonsi, da giocare in esterna. SPOGLIATOI “Domenica è una partita della verità – dice patron Franco Fedeli –  devo elogiare Pezzotti”. Il presidente intervenirne anche sul battibecco con Curci: i due sono ai ferri corti, con l’imprenditore reatino deciso a lasciare. “Meglio che non dica quello che penso, sarebbe deleterio, spero finisca questa situazione incresciosa e non voluta da me. Questo mese ho dovuto tenere fede agli impegni (i rimborsi, ndr) da solo”. “Abbiamo fatto un’ottima partita nella prima mezzora – dice mister Stella, in sostituzione della squalificato Brevi per lo Spoleto – abbiamo chiuso gli spazi al Rieti e nel momento migliore nostro c’è stata una traversa ed un rigore non dato”. “Una gara difficile – ribatte Loris Beoni – ma non lo possiamo nascondere, impegnato più di tutti presente e impegnativa. Ragazzi bravi, perché dopo un primo momento non facile, sono rimasti in partita. Oggi era un grande esame non domenica prossima”. UOMO RIETILIFE Ancora lui, sempre lui. Assist, gol, intensità Marco Pezzotti incassa pure i complimenti di Fedeli e si becca di nuovo la nomina di uomo RietiLife. A votarlo i giornalisti Christian Diociaiuti, Francesco Inches e Germano D’Ambrosio. Un voto a Sebastian Gay, da Marco Ferroni. Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©

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