IL COMUNE CHIEDE 6 MILIONI AI DIRIGENTI DELLA GIUNTA EMILI. ARAGONA: “FOLLIA AMMINISTRATIVA”

Il Comune di Rieti ha chiesto a quattro dirigenti della seconda giunta Emili oltre sei milioni di euro in tutto, per far fronte ad un presunto danno erariale legato all’attribuzione di incarichi giudicati poi in violazione di legge, tutti assegnati nel periodo 2009-2012. A finire nel mirino delle richieste dell’ente di casa a Palazzo Città sono Enrico Aragona (ex comandante della Municipale, a cui sono stati chiesti 521mila euro), Manuela Rinaldi (attuale dirigente delle attività produttive e dal 2009 al 2012 a capo dell’Urbanistica, 700 mila euro), Nazzareno Zannetti (tra il 2009 ed il 2012 dirigente dei Servizi sociali, ora in pensione). La somma richiesta è stata poi addebitata con relativo atto di messa in mora, pure a Antonio Preite. Per il Comune di Rieti, l’ex dirigente del settore finanziario sarebbe “reo” di aver dato l’ok agli atti dei dirigenti già citati. La constatazione di “conferimento degli incarichi esterni in violazione di legge” ai quattro è arrivata dopo un’ispezione delle Fiamme Gialle. La richiesta del Comune porta la data del 31 dicembre 2014 ed i quattro dovrebbero provvedere al pagamento delle cifre addebitate entro quindici giorni. LA REAZIONE DI ARAGONA “Non è possibile che un’amministrazione seria possa inviare a casa di un cittadino, ex dirigente della stessa amministrazione, un documento con il quale secondo si chiedono oltre 500mila euro. Mi viene da sorridere, qui siamo proprio alla follia amministrativa. È un Comune allo sbando. La vera motivazione che può avere un documento che non è significativo amministrativamente è continuare a creare confusione agli occhi dei cittadini. L’Amministrazione ha fatto la somma matematica di tutti i contratti tempo determinato sotto qualsiasi forma siano stati redatti: è una somma per arrivare a quella cifra e dicendo che sono tutti contratti frutto di una violazione alla norma vigente. Ci vorrà un organo di controllo contabile per verificare se queste somme sono dovute. Non voglio pensare che qualcuno abbia redatto una nota del genere il 31 dicembre per far tornare i conti del bilancio”. (Redazione) Foto (archivio) RietiLife ©

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