L’AUTUNNO CALDO DELLA SCUOLA REATINA: SUPERIORI QUASI TUTTE OCCUPATE / IL PUNTO DI RIETILIFE

Chiamate la scuola a Rieti, troverete occupato. O meglio, potrebbero rispondervi gli stessi studenti che ormai da più o meno giorni sono “padroni” degli edifici scolastici di mezza città. Ha iniziato il Varrone, hanno proseguito Pedagogico e Scientifico, si sono accodati Rosatelli e Polo Didattico (Artistico, Ipc e Agraria). Tutti per dire basta all’indifferenza sui problemi nelle classi e negli istituti, per contestare quel che non va a livello locale e nazionale, per accendere i riflettori su edilizia e strutture al limite del fatiscente, orari da rivedere, l’aspetto comunicativo tra la scuola stessa, le istituzioni e gli studenti, tutta assolutamente da migliorare. Tanti i punti in comune (in ogni scuola qualcuno ha avuto da contestare almeno un punto del piano di riforma della scuola del governo, dal titolo La Buona Scuola), ma anche motivazioni precise per ogni istituto. Al Varrone, dove la protesta è sospesa (e i liceali giurano che è così), novità potrebbero aversi già domani (martedì): insanabile la rottura con la preside, Lidia Nobili (TUTTI I DETTAGLI). A proposito di preside: “Ci sono volute circa due ore sotto la pioggia e 500 studenti per ottenere un dialogo con Stefania Santarelli, dirigente scolastico del Liceo Scientifico Carlo Jucci” così recita una nota del rappresentante d’istituto dello Jucci, Stefano Mancini, che per conto della sua scuola ha chiesto chiarezza sul contributo volontario e risposte dalla Provincia, da Giuseppe Rinaldi e Carlo Abbruzzese in particolare, sui lavori nel chiostro della scuola (LA VOCE DELLO JUCCI E LE FOTO DELLA MANIFESTAZIONE). Stamattina poi, ha fatto rumore l’accordarsi del Rosatelli: quello che i reatini chiamano ancora Itis ha alzato la voce per i laboratori, per le infiltrazioni d’acqua, per un orario che non va e molto altro (IL ROSATELLI OCCUPA: LE MOTIVAZIONI /  LE FOTO DELLA MATTINATA IN VIALE FASSINI). E che dire del Polo Didattico di via Togliatti: i ragazzi dell’Artistico, quelli del Professionale per il Commercio supportati dai colleghi dell’agraria non ci stanno a non avere una palestra per le loro ore di ginnastica. E sulla palestra chiedono risposte anche i ragazzi e le ragazze del Pedagogico Elena Principessa di Napoli, che portano avanti l’occupazione più longeva di tutti gli altri istituti. Gli studenti che frequentano le classi-succursale a Ragioneria, vorrebbero usare la palestra di viale Maraini, e non esser costretti a trasferirsi a piazza Mazzini, dove la struttura fa già i salti mortali per accogliere tutte le classi della sede centrale dell’istituto più quelle del Classico Varrone.

Un’ondata di protesta che a farsi un giro dentro le scuole sembra una festa, ma che è un vero e proprio grido d’allarme. Gli studenti non ce la fanno più a reggere i disagi quotidiani e quelli di un sistema che deve esser riformato e al più presto in maniera generale. (Ch. Di.) Foto (archivio) RietiLife ©

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