“PASQUALE DA CITTADUCALE” – PRONI, CHE FIGURACCIA CHE HAI FATTO CON LA SUORA!

“Pasquale da Cittaducale”, nella sua consueta rubrica indipendente su RietiLife, esprime il proprio parere sulla vicenda di Suor Roxana, del piccolo Francesco e di Giuliano Proni, che promise di dare una mano economica alla suora e a suo figlio. Striscia la Notizia, però, nei giorni scorsi ha confemrato che l’imprenditore non ha ancora aiutato Francesco e la sua mamma (LEGGI). 

La metterò in chiave satirica così come accaduto in altre circostanze, ma vi dico che userò violenza nei miei confronti perché avrei voluto scrivere tutto ciò che mi è passato per la testa subito dopo aver saputo che il Giuliano Proni non ha mantenuto la promessa, e che promessa, nei confronti del piccolo Francesco il “pesante” figlio di Roxana salita alle cronache nazionali, e non, in quanto suora. Tuttavia non mi scandalizzo perché di personaggi del genere ne è piena l’Italia. Gente che vende bugie e falsità solo per apparire, per farsi notare e per essere al centro dell’attenzione senza sapere,  che alla fine tutto torna e tutto viene a galla, compresa la faccia tosta mostrata nel talk televisivi in un orario dalla lacrima facile. Giuliano Proni ha fatto grosso modo questo: si è messo in mostra andando a toccare l’animo della gente, facendo in modo che la sua uscita fosse ad effetto prorompente. Un effetto efficace solo per se stesso, perché vi vorrei ricordare e in questi giorni non l’ho letto da nessuna parte, che Giuliano Proni qualche anno fa venne a Rieti, e più precisamente in cima al Terminillo, per investire una montagna di soldi, rilanciare la stazione e farne una piccola Montecarlo innevata. Addirittura, se la mente non mi inganna, sembrava dovessero investire al Terminillo diversi personaggi dello spettacolo e dello sport. Invece fino a prova contraria, Terminillo è rimasto così com’era, anzi col passar del tempo, a me personalmente, sembra aver fatto qualche passo indietro ma la mia è solo una considerazione opinabilissima. Quest’ultimo inciso è per farvi notare la similitudine con qualche anno fa. Ossia: che Giuliano Proni dice e fa cose che puntualmente non mantiene. La stessa cosa l’ha fatta adesso solo che ci ha pensato Striscia la Notizia a fargli tana e metterlo di fronte a responsabilità che si è preso solo in parte, visto che le risposte (quali?) le ha fornite il rampollo di casa. Una figura di ****a che si sarebbe potuto risparmiare anche perché la sua attività, NOISPORT di Passo Corese, il megastore sportivo più sportivo d’Italia, recitava un suo vecchio spot, potrebbe avere una pubblicità negativa che fa da contraltare a quella, peraltro gratuita, messa in scena sulle Tv nazionali quando si è trattato di fare promesse da marinaio. Comunque, tornando a noi, debbo dirvi di aver ricevuto una lettera (semiseria) da parte del piccolo Francesco che vorrebbe far recapitare al suo benefattore (quale?).

 LA LETTERA

Ciao Giulià. So Francesco…come chi Francesco…nun so mica Totti, aho! Giulià so Francesco er fijo de Roxana, Rossana, come se chiama mi madre!! Scusa se ogni tanto me scappa ‘na parola in romanesco ma dopo che semo scappati da Rieti ho ascoltato solo voci de Roma. Senti un po’ Giulià, come stai? T’ho visto in televisione e nun me pare che stai male…anzi ciai NoiSport dentro un palazzo da paura, un ufficio pieno di majette dei giocatori…ma che so tutti amici tua? Si nun ho capito male venni pure le case… Senti Giulià… mo te vojo dì ‘na cosa, che rimanga tra me e te. Ma nun te potevi fa l’affari tua e lasciacce perde a me e mi madre? Hai fatto un casino, te sei esposto, sei annato in televisione, hai preso pure l’applausi de coso…come se chiama quello… Alessandro Cecchi Paone, tutti t’hanno detto bravo dopo che avevi confermato che me davi i sòrdi fino a quanno sarei diventato grosso… e invece che fai?? Che combini? Nun m’hai dato manco un centesimo da quanno so nato, nun te sei fatto ne vedè, ne sentì, dopo che hai fatto er fighetto in televisione sei scappato. Giulià, daje, essi bono. Noi ciavemo fame, ciavemo bisogno dei sòrdi, in fondo sei stato tu che ce sei venuto a cercacce, mica t’avemo cercato noi! Io ce contavo, ce contava pure mamma, ma invece tu gnente, nun sei fatto vivo manco co ‘na telefonata pe sapè se ciavevo bisogno de quarcosa. Giulià…io so piccolo, e tu nun me dovevi prendere in giro, anzi avresti dovuto istituire immediatamente un conto corrente coi sòrdi pè famme cresce…invece no! È passato quasi un anno e che veno a sapè…che se tutto va bene i sòrdi i pijo tra un altro anno?? Giulià mica te sarai impazzito?? E come famo io e mi madre? E mica posso aspettà un altro anno?  Solo de pannolini ho speso ‘na cifra…daje Giulià. Stacca n’assegno, ‘un bonifico…insomma manname i sòrdi. E’ come se quarcuno viè da te a NoiSport, se pija un macello de robba e te dice…’Aho! Te pago tra un anno’? Tu che faresti? Mo ce manno l’amici mia… Regà!! Segnate sur conto de Francesco che poi paga lui! Ammazza che nun se fà pe la pubblicita aggratisse, per un quarto d’ora da leoni… Mo te saluto…ah! Fa na cosa. Dije a tu fijo…quello che parlava co Ghione, che a noi i sòrdi ce serveno subbito e no tra un anno!! E poi senti a me. La prossima vorta stattene ar negozzio a venne le scarpe e non a dì le bucie davanti agli italiani solo per fa  er gradasso. Ciai una sola cianche. Pija i sordi e portali al direttore de RietiLife.it, che de lui me fido. Allora si che sarai un grande… altrimenti rimarrai un buciardo.

Ciao. Tuo Francesco. 

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