AMATRICE SULLE BARRICATE PER DIFENDERE IL GRIFONI. PIROZZI: “L’OSPEDALE NON SI TOCCA”

Amatrice non vuole perdere il suo ospedale. E la nota apparsa sul sito ufficiale del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, è chiarissima sul tema, tanto da sottolineare quanto gli amatriciani siano pronti a tutto pur di mantenere l’assistenza fornita dal Grifoni, dopo esser venuti a conoscenza che all’ospedale montano non è stato riconosciuto lo status di presidio di area disagiata. «In questi mesi abbiamo più volte espresso la nostra preoccupazione per il futuro del nostro Presidio ospedaliero, e abbiamo utilizzato ogni strumento di buon dialogo istituzionale per far comprendere al Commissario Zingaretti in primis e alla direzione della Asl di Rieti che il Presidio Grifoni di Amatrice ha caratteristiche distintive uniche in termini di fattori di criticità, e che aldilà del nome ‘Casa della Salute’, che può essere più o meno gradevole, quello che per noi è essenziale è che ci siano assicurati una serie di servizi minimi, in linea o analoghi, a quanto già riconosciuto dal Decreto Polverini. L’Amministrazione comunale – continua Pirozzi – si è anche espressa con delibera consiliare votata all’unanimità, ed una serie di proposte che sono state inviate ai vertici della Asl di Rieti, ai quali è doveroso riconoscere buona volontà e collaborazione. Il 4 agosto scorso poi, in sede di Conferenza Locale della Sanità, presenti i Sindaci reatini oltre che i rappresentanti istituzionali del territorio, abbiamo ascoltato la relazione dell’Assessore regionale Refrigeri che ha rassicurato sul fatto che si fosse avviato un tavolo di lavoro sulle questioni della sanità reatina presso la Regione Lazio e che il Commissario Zingaretti aveva dimostrato di prendere in considerazione ‘le peculiarità del nostro territorio, Area Interna a tutti gli effetti e zona particolarmente disagiatà. Fatta questa doverosa premessa, arriviamo alla notizia di oggi: siamo appena venuti informalmente in possesso della bozza di Decreto che il Commissario Zingaretti sta per emanare e che conferma, inequivocabilmente, che il Presidio Ospedaliero Grifoni diventerà Casa della Salute e che allo stesso non è stato riconosciuto lo ‘status’ di ‘presidio di area disagiata’. Di contro, sempre leggendo la bozza di decreto, scopriamo che tale ‘status’ è stato invece riconosciuto ai presidi di Monterotondo, Subiaco e Bracciano! Perché non ad Amatrice? Sia chiaro da subito che non abbiamo nulla da eccepire sul risultato ottenuto dagli altri Comuni, siamo contenti per loro, ce ne rallegriamo. Siamo parecchio sconcertati, però, dal fatto che analogo ‘status’ non sia stato riconosciuto anche al Grifoni di Amatrice, che possiede una serie di requisiti oggettivi e misurabili: l’altitudine (m. 1000 s.l.m., unico presidio veramente montano in tutto il Lazio), la distanza di 70 km dall’Ospedale di Rieti (1 ora e 8 minuti di viaggio), la classificazione in zona sismica 1 (pericolo elevato), bacino ad elevata utenza turistica (tant’è che una legge regionale classifica Amatrice ‘Comune Turistico’). Per questo ci chiediamo e chiediamo al Commissario Zingaretti e ai rappresentanti istituzionali del territorio reatino, parlamentari e consiglieri regionali signori Melilli, Pastorelli, Refrigeri e Mitolo, che hanno partecipato al tavolo di lavoro in Regione Lazio: quali sono i criteri utilizzati, oggettivi e misurabili, che hanno determinato la clausola di salvaguardia per Monterotondo, Subiaco e Bracciano, e che Amatrice non possiede? Quali requisiti, a parte il bacino elettorale, sono stati individuati e comparati? Riguardo poi ai parlamentari e consiglieri regionali presenti il 4 agosto scorso alla Conferenza Locale della Sanità, e che ci hanno voluto così ben rassicurare, chiediamo se sapevano già della sperequazione in atto tra Amatrice e gli altri tre presidi ospedalieri, o se non lo sapevano per nulla (il che ci sembra ancora peggio!). Insomma, qual è il peso specifico dei rappresentanti politici reatini nei palazzi romani? Il Sindaco e l’amministrazione comunale della città di Amatrice chiedono al Commissario Zingaretti di modificare la bozza di Decreto che sta per essere emanato, inserendo anche il Presidio Grifoni di Amatrice – al pari di quelli di Monterotondo, Subiaco e Bracciano – tra quelli cui viene riconosciuto lo ‘status’ di ‘presidio di area disagiata’. Adesso basta – chiude Pirozzi – non è più possibile continuare a mortificare questo territorio finanche a sacrificio del diritto alla salute della sua popolazione. Per questo confidiamo in uno ‘scatto d’orgoglio’ dei parlamentari e consiglieri regionali reatini: che si garantisca anche ad Amatrice e all’Alta Valle del Velino il pieno godimento del diritto alla salute, sia formalizzato anche al Grifoni di Amatrice lo ‘status’ di ‘presidio di area disagiata’, questo chiediamo! E per questo siamo pronti a salire sulle barricate». Foto (archivio) RietiLife ©

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