UN REATINO PER IL REAL RIETI: LUCA SALVI DALLO SCOPIGNO AL PALAMALFATTI

(di Marco Ferroni) Dal calcio al futsal, dal Manlio Scopigno al Palamalfatti, o per meglio dire: dal Fc Rieti al Real Rieti. Pochi passi per catapultarsi in un nuovo “mondo”, una scelta ponderata, che molto presto potrebbe cambiare le prospettive e le ambizioni di ambizioni di un atleta “made in Rieti” come Luca Salvi, l’ex difensore centrale che da due giorni ormai è a tutti gli effetti un tesserato del Real Rieti di Roberto Pietropaoli. Il calciatore, una volta incassato “l’arrivederci e grazie” da parte del club di Franco Fedeli, non ha resistito alle lusinghe del Real, la società che più di chiunque altro punta prepotentemente su di lui sia per rendere ancor più forte e completa l’Under 21, sia per provare a lanciare il giocatore in una serie A che si sta rifondando e che col passare degli anni punterà sempre di più sui prodotti fatti in casa. Quella di Luca Salvi è stata “una scelta di cuore perché il calcio a 5 mi ha sempre affascinato, lo pratico da molti anni con gli amici di sempre, coi quali ho condiviso gioie e dolori nelle competizioni Uisp con la maglia dell’Ardita (tutti i compagni di squadra gli hanno augurato una buona fortuna, ndr). Arrivo in una società ambiziosa, che da tre anni ormai difende l’onore della nostra città nella massima categoria, ovvero la serie A”.

Come è nata l’idea di lasciare il calcio per il futsal? E soprattutto: credi che questo possa pregiudicarti un eventuale percorso inverso oppure sei certo che questa possa diventare la tua dimensione?

“Tutto è nato dopo alcuni scambi di opinione avuti col tecnico dell’Under 21 Marco Abati – ci racconta il neocalciatore del Real Rieti – che mi aveva notato in alcune competizioni Uisp al Palamalfatti. Ci siamo confrontati, lui mi ha detto di ritenermi all’altezza per questa categoria ed io, che sono un ragazzo pronto sempre a mettermi in discussione, non ci ho pensato due volte. So che sarà dura, anzi durissima, che la serie A non è minimamente paragonabile ai tornei Uisp, ma dentro di me mi son detto: Luca hai un’opportunità, giocatela, provaci, magari se dici di no un giorno potresti pentirtene. Il calcio resta il mio mondo, ma credo che a vent’anni un ragazzo che vuole arrivare ha tante strade da percorrere”.

Si chiude il capitolo Fc Rieti dopo tanto settore giovanile e tre stagioni in Eccellenza: deluso dalla non riconferma?

“Avevo già intuito che probabilmente non mi avrebbero riconfermato – prosegue Luca Salvi – ma mi sarei aspettato un trattamento diverso: l’ho saputo appena cinque giorni fa e francamente questa cosa un po’ mi ha infastidito. A quel punto ho messo sul piatto della bilancia l’opportunità che mi avrebbe dato il Real Rieti e la possibilità concreta di finire in qualche società di Promozione o Prima categoria e sinceramente ho preferito di gran lunga chiudere col calcio e gettarmi corpo e anima nel futsal”.

Sogni, ambizioni, speranze: cosa passa per la testa in questo momento ad un ragazzo della tua età che tra qualche giorno si ritroverà catapultato in una realtà completamente nuova, in mezzo a tanti campioni affermati in una categoria che rappresenta da sempre la massima aspirazione di qualsiasi atleta in qualsiasi disciplina?

“Non vedo l’ora di cominciare – racconta il giocatore del Real Rieti – ma soprattutto di ripagare coi fatti la fiducia che ripone in me sia la società, che l’intero staff tecnico. La serie A dovrò guadagnarmela sul campo: credo che inizialmente potrò soffrire di forti mal di testa (sorride, al telefono!) perché i ritmi del futsal sono impressionanti, ma magari alla fine scoprirò che questo è davvero lo sport che fa per me, come potrei vivere senzazioni diametralmente opposte”.

 

Per il futsal il tragitto al contrario di Luca Salvi rappresenta senz’altro uno spot importante: si è sempre parlato di “cantere” che praticando calcio a 5 formano calciatori di fama mondiale com’è stato nei casi di Ronaldinho, Neymar e tanti altri, ma mai del contrario. A Luca Salvi, quindi, il benvenuto nel futsal dei grandi, con la speranza di inseguire un sogno che a vent’anni è facilmente coltivabile e – perché no – da vivere ad occhi aperti con la determinazione di chi non si è di certo fatto intimorire dalla possibilità di voltare pagina e tuffarsi in un mondo tutto nuovo. In bocca al lupo, Luca! Foto: RietiLife ©

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