UN REATINO IN CRIMEA, LA TESTIMONIANZA DI ROBERTO LELLI

In Crimea, territorio al centro dell’attenzione mediatica per le tensioni tra Russia e Ucraina, c’è anche un reatino, anzi, un contiglianese. È Roberto Lelli, 41enne sposato con una donna ucraina e papà di Matteo, che a Sebastopoli gestisce un esercizio commercial, un bar gelateria caffetteria. «Sì, le truppe russe non possono passare inosservate. Ci sono e pattugliano vari punti strategici. Ma la situazione è tranquilla, molto più di quel che si può immaginare dall’Italia. In strada si circola liberamente e ieri sono andato a Jalta a festeggiare il mio secondo anniversario di matrimonio». Queste le parole del contiglianese che prosegue: «Sto bene e tranquillizzate tutti coloro che mi conoscono. Una cosa mi raccomando, scrivete che sono di Contigliano, non di Rieti. Ci tengo. A Contigliano vivono mia madre e mio fratello e, se tutto va bene, ad aprile tornerò lì per fare battezzare mio figlio Matteo». Lelli, con la giornalista che l’ha intervistato, ha comunicato tramite social network, con facebook. «E’ il modo più sicuro. Non succede nulla, ma non si mai. Qui, la popolazione è nella stragrande maggioranza russa e si sente protetta da Putin, ma sono presenti frange di nazionalisti ucraini molto attive. È meglio essere prudenti. Basta poco per innescare una reazione». «Inizialmente – spiega l’uomo, che dice di non esser preoccupato per sé e la sua famiglia – un po’ di timore c’è stato. L’arrivo dei russi ha però contribuito a calmare gli animi di tutti. La situazione è sotto controllo, vediamo quel che succede. Non credo correremo rischi. Teniamoci in contatto. Scrivetemi. Vi farò sapere come vanno le cose e ad aprile speriamo di vederci». Roberto Lelli ha rilasciato l’intervista, che RietiLife ripropone, a Il Messaggero. Foto: IL MESSAGGERO ©

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