COTRAL, PENDOLARI ALLO STREMO SCRIVONO A MELILLI E PASTORELLI: “TOLLERANZA AL LIMITE”

Continua la saga dei disservizi Cotral e del trasporto pubblico in generale. Con essi si levano sempre più infuriate le lamentele di chi, quotidianamente, usufruisce dei mezzi pubblici: i pendolari sono allo stremo della sopportazione. Il Comitato Pendolari Reatini ha dunque deciso di scrivere ai deputati reatini Fabio Melilli e Oreste Pastorelli rendendo pubblica l’indignazione degli iscritti sul “silenzio” rispetto alle problematiche del trasporto pubblico, in particolare Cotral, sugli innumerevoli disagi e le promesse mai mantenute, affermando che “d’ora in poi decideremo anche noi di giustificarci: chiederemo a metrebus l’abbonamento ma non pagheremo perché abbiamo difficoltà economiche promettendo che prima o poi lo faremo. Ah, non funziona così? – hanno scritto in una nota dal Comitato Pendolari Reatini – Dobbiamo pagare tutto ed in anticipo? Come mai questo metodo del non abbiamo soldi funziona solo in un senso? Basta, basta, basta. Non scambiate la pazienza e la civiltà con cui i pendolari si comportano per stupidità: sappiamo capire quando veniamo presi in giro. Abbiamo informato, abbiamo chiesto: nessuno può dire non lo sapevo e nessuno si meravigli quando i pendolari non avranno più pazienza”. LA LETTERA A MELILLI E PASTORELLI Melilli, proprio oggi, aveva affrontato il tema dei disservizi Cotral (leggi), ma poco dopo ha ricevuto (come il collega Pastorelli), questa lettera aperta: “Dal 5 novembre 2012, data di costituzione del Comitato Pendolari Reatini, stiamo combattendo una guerra contro tutto e tutti, alla ricerca di qualcuno che possa fornire risposte e soluzioni ai nostri accorati appelli – hanno scritto dal Comitato, ai parlamentari reatini – dal 9 gennaio 2014 ad oggi questo Comitato sta sistematicamente denunciando segnalazioni, disservizi e soppressioni (riportateci dai nostri iscritti) che non sono eventi solo riferibili al mese in corso, ma sono eventi verificatisi anche nei mesi precedenti, mesi in cui abbiamo cercato la collaborazione delle istituzioni e dei soggetti fornitori del servizio di trasporto pubblico regionale. Collaborazione e mediazione necessaria per non andare al muro contro muro, per non inasprire un dialogo reso già problematico dalle difficoltà economiche del momento, dalle assurde politiche di gestione del management di Cotral e dagli irrigidimenti del management di Trenitalia nel comparto ferroviario. Ad oggi poco è stato fatto, anche se riconosciamo i meriti a chi ha permesso di realizzare quel poco, ma tanto troppo deve ancora essere fatto. Siamo stanchi di disagi, di infiltrazioni d’acqua nei pullman, di sedili bagnati, di corse saltate e di promesse in termini di acquisto di nuovi pullman e realizzazioni faraoniche di depositi nuovi ancora da venire, così come siamo stanchi di non avere un collegamento ferroviario veloce con Roma. Siamo stanchi di tavoli di concertazione e di vedere che per questo dissesto nessuno paga all’infuori degli utenti, sia in termini economici sia personalmente, attraverso le difficoltà che si devono affrontare quotidianamente per raggiungere il proprio posto di lavoro, di studio o per il solo bisogno di muoversi per scopi personali. Il diritto alla mobilità, al lavoro e allo studio sono sanciti come diritti inalienabili, perché se non garantiti limitano la libertà personale di ciascuno. Nella provincia di Rieti, le criticità non sono solo sulla direttrice Rieti-Roma, la più trafficata, ma anche nell’area del Cicolano (Borgorose, collegamento con Carsoli ect), nella zona dell’Alta Valle del Tronto (Amatrice e Accumoli), nella Bassa Sabina (Collegiove dove la scorsa settimana è venuto meno il 30% del servizio giornaliero). Noi chiediamo a gran voce un intervento deciso, forte, definitivo e risolutore, perché il livello di sopportazione degli utenti di questa provincia sta arrivando ben oltre i limiti di tolleranza, mettendo a repentaglio la sicurezza in termini di rapporti tra cittadino e istituzioni e tra cittadini stessi che lottano per la loro sopravvivenza di pendolari a discapito del prossimo, rischiando anche l’incolumità a bordo delle vetture. Possiamo fornire testimonianze, video e foto di situazioni di trasporto indegni per un paese civile come l’Italia – hanno concluso i pendolari – siamo a completa disposizione per qualsiasi tipo di confronti, di incontri o istituzione di tavoli di concertazione che si ritenesse necessario avviare, come già recentemente fatto da noi sia a livello locale sia regionale”. LE SEGNALAZIONI Neanche a farlo appositamente, in giornata c’è stato un boom di segnalazioni sui disservizi Cotral. Una è arriva da Longone Sabino, coi pendolari fermi senza che un mezzo sostitutivo venisse in soccorso di quello fermo per avaria (leggi). Un’altra segnalazione è arrivata dalla viva voce di un lettore di RietiLife. “Sono un pendolare che utilizza il Cotral nella tratta Rieti-Roma – scrive Marco – vedendo già diverse segnalazioni nella giornata odierna, vorrei esporre anche il disservizio nelle tratte Rieti-Roma e Rieti-Passo Corese che vedono soppresse per Roma la corsa Rapida delle 6.00 da ormai 3 mesi; per Passo Corese, da un mese almeno, quella delle ore 13. Oggi, poi, le corse per Roma delle ore 6.00 da 4 sono passate a 2. Subiamo questi disagi da tempo, troppo tempo: ci fanno viaggiare come bestie e su mezzi sporchi. Non ne possiamo più”. (Redazione) Foto (archivio) RietiLife ©

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