SPETTACOLO AMARANTOCELESTE IN CURVA. FUMOGENI IN CAMPO E LA GARA SI FERMA QUALCHE ISTANTE

Alla fine la spunta la Viterbese nel derby pre-natalizio con il Rieti con il quale l’Eccellenza saluta il 2013. Una magia di Giannone su punizione decide una gara che vede i gialloblù accorciare in classifica sul Rieti sempre capolista (33): ora il distacco tra le due è però di soli due punti. Una gara, quella del Rocchi di Viterbo, attesissima, in cui regna un grande equilibrio e che viene risolta da un episodio. La Viterbese è al pari del Rieti ma viene spinta da un tifo caldissimo. Quasi 200 i reatini che hanno raggiunto Viterbo a sostegno del team di Francesco Punzi, che non si è laureato in anticipo campione d’inverno e che alla ripresa del campionato sfiderà Ladispoli e Fregene. Ora la sosta natalizia fino al 5 gennaio. LA GARA La gara inizia all’insegna dei ritmi alti ed entrambe le squadre vogliono dare il massimo, forse sprecando anche energie preziose. Il clima è caldo pure sugli spalti: i tifosi reatini, circa duecento, sono un po’ dispersi e non danno lo stesso colpo d’occhio del pubblico di casa, una vera bolgia: in tutto al Rocchi saranno circa mille gli spettatori. Dopo un’interruzione per i petardi esplosi dalla curva reatina e per il lancio di fumogeni in campo sempre dagli amarantocleesti, quasi al ventesimo arriva la rete di Giannone: la bellissima punizione battuta dal giocatore arrivato in settimana alla corte di Solimina si infila sotto al sette e finisce nel sacco, per il vantaggio dei padroni di casa che poi vale la vittoria finale. Importante miracolo di Cozzi al 22?, su una girata in area di Cerone. Reazione Rieti al 27?: Ruggiero taglia il campo nella metà avversaria, serve Artistico che mette in mezzo per Sabatino, ma Boccolini sventa in due tempi. Al 42? Cerone sbaglia di pochissimo un velo su assist dalla sinistra di Pero Nullo. Finisce il primo tempo, ma per la ripresa gli effettivi sono gli stessi. Nella ripresa, in avvio, il Rieti sembra più propositivo, ma la Viterbese rimane in vantaggio: la gara si innervosisce (lampi di nervosismo in campo ci sono in più parti della gara) e finisce sull’1-0, mentre gli ultras reatini accendono un piccolo fuoco in curva, spento con gli striscioni usati. PUNZI E CAMILLI “Era normale che la Viterbese partisse più arrembante e forse dovevamo farci trovare più pronti – ha detto mister Punzi a fine gara – nella seconda frazione abbiamo tenuto un po’ più il pallino senza creare molto ma senza concedere. Queste sono partite che si decidono con episodi: Giannone ha fatto un gran gol. Accettiamo la sconfitta. Ora lavoreremo per mantenere la vetta che abbiamo da nove turni”. “Tra la Viterbese ed il Rieti ci sono 50 punti di differenza – dichiara Vincenzo Camilli, presidente del club gialloblu – il Rieti è una buona squadra d’Eccellenza, niente più. Ho visto meglio la Sorianese”. L’UOMO RIETILIFE Anche in una sconfitta, c’è un giocatore che si distingue: stavolta è toccato a Sebastian Gay. Lo hanno scelto Francesco Inches, Asvero Antonetti e Christian Diociaiuti. David Antoniozzi ha votato Gabriele Cozzi per le parate effettuate a salvataggio di un risultato che sarebbe potuto essere più rotondo mentre Emiliano Grillotti ha scelto Alessio D’Andrea. Gigliucci votato da Marco Ferroni e Manuel Scappa. Oggi la stampa reatina ha votato poiché, anche se si giocava in trasferta, le testate erano tutte presenti. IL POST-GARA Per fumogeni e petardi (alcuni esplosi anche dal tifo gialloblù) il giudice sportivo potrebbe sanzionare i due club. Sanzione che potrebbe arrivare anche per l’agguato al pullman dei tifosi del Rieti, contro il quale è stato lanciato un mattone che ha rotto una vetrata laterale. Fortunatamente solo tanto spavento e due contusi apparentemente lievi, con una cinquantina di reatini costretti a tornare a casa (scortati dalla Polizia come all’andata) negli spifferi. FEDELI E L’OSPITALITÀ DI CAMILLI Curioso siparietto tra Camilli e Fedeli all’inizio della gara: il patron amarantoceleste ha detto di essere stato praticamente “cacciato” dalla tribuna gialloblù, costretto ad andarsene, con un amico ed i tre bodyguard, ad andarsene in curva. “A Rieti manco allo stadio lo faccio entrare Camilli” ha detto Fedeli, arrabbiatissimo per l’episodio e per una partita che, sempre stando alle sue parole, mette tutti in discussione. (servizio di Christian Diociaiuti) Foto: Emiliano GRILLOTTI © Viterbo

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