CULTURA IN LUTTO, MORTO MASSIMO IABONI: ERA IL PAPÀ DEL MIRTO D’ORO

È morto a Roma, all’età di 76 anni, Massimo Iaboni (nella foto con il regista Ferzan Ozpetek). Il tecnico di produzione e organizzatore di eventi cinematografici come il Festival del cinema italiano di Poggio Mirteto era da qualche tempo malato ed era ricoverato all’ospedale San Filippo Neri a Roma dove è morto questa mattina e dove oggi verrà allestita la camera ardente. Originario di Roma, una vita nel mondo del cinema, Iaboni ha avuto il grande merito dopo essersi ritirato in Sabina, a Frasso, di portare il cinema dove non c’erano più sale cinematografiche. A Poggio Mirteto con la rassegna estiva del Grande Cinema Italiano, in 22 anni ha fatto transitare e premiato centinaia di protagonisti tra attori e registi dell’universo cinematografico. A Casaprota dove per anni ha collaborato al Festival intitolato a Fausto Tozzi, a Mompeo dove i primi anni collaborò con il Festival del cortometraggio intitolato alla memoria di Nanni Loy. Inoltre collaborazioni con le scuole e le amicizie con personaggi che in qualche modo hanno sempre avuto a che fare con la Sabina da Carlo Verdone fino ai registi che in Sabina hanno realizzato i loro più grandi lavori ad iniziare da Mario Monicelli quando realizzò il film La Grande Guerra con Alberto Sordi le riprese realizzate a Galantina. Grande la commozione ha sucitato ieri in Sabina la notizia della sua scomparsa. Da Poggio Mirteto con l’assessore Fabrizio Montiroli il quale ha annunciato che la prossima rassega mirtense porterà il nome di Iaboni fino a Casaprota col presidente della Pro loco Emanuele Micarelli che ha ricordato l’uomo e il professionista fino a chi come Marco Grillo fonico di presa diretta ha condiviso con Iaboni grandi momenti di cinema. (Fonte: Il Messaggero, leggi) Foto: dal web ©

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