CDA SOGEA, API E RETE CITTADINI: “ANCORA UNA VOLTA SCELTE NON CONDIVISE”

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni di Saverio Rosa e Mario Pompei in rappresentanza di Api e Movimento Rete Civica dei Cittadini, in accordo con i propri rappresentanti in Consiglio Comunale Simone Miccadei e Daniele Maffei, relative alle nomine della rappresentanza di parte pubblica del cda Sogea (leggi).

 

 

«Congratulazioni e un augurio di buon lavoro ai componenti del nuovo Cda di Sogea. Non possiamo però esimerci dal far notare che, per l’ennesima volta, nella scelta da parte del Sindaco Petrangeli è mancata la condivisione. Constatiamo inoltre con rammarico che tutte le rivendicazioni dei Comunisti Italiani e di Rifondazione Comunista, che insieme a noi avevano condotto alla crisi estiva dalla quale si pensava il centrosinistra potesse ripartire con un slancio diverso, oggi si siano concluse con la nomina dei due dirigenti dei rispettivi partiti nel consiglio d’amministrazione di Sogea. La politica a nostro avviso non è questo, non è ricoprire incarichi o ottenere poltrone e questo i nostri elettori lo sanno benissimo. E’ scandaloso che tutte le discussioni sui grandi problemi che affliggono la nostra città sembrano risolte, per alcuni, accontentandosi di due poltrone. Siamo felici che Rifondazione e i Comunisti italiani (quest’ultimi non hanno più neanche un rappresentante in seno al Consiglio Comunale) abbiano accettato due incarichi di questo tipo e così facendo sembra abbiano risolto ogni problema ma, ricordiamo loro, in questo modo dovranno supinamente accettare, da qui in avanti, qualsiasi tipo di scelta futura del Sindaco. Sottolineiamo inoltre la decisione del Sindaco di mantenere inalterato rispetto alla precedente gestione, il collegio dei revisori dei conti. Su Sogea, inoltre, vi sono anche alcuni aspetti da chiarire per il futuro: innanzitutto auspichiamo che venga al più presto pubblicato un bando pubblico per l’affidamento del servizio visto che ad oggi, sembrerebbe proseguire in tale servizio solo in virtù di un’ordinanza sindacale del 2008; inoltre ci chiediamo perché il Comune non abbia ancora ratificato lo Statuto della Società completamente pubblica deliberato dalla Conferenza dei Sindaci nel 2007. E ancora, è importante evidenziare, come dopo la crisi di agosto i costi del nostro Ente, i costi della politica ovviamente, siano aumentati: abbiamo nominato un nono assessore che costa 30mila euro l’anno e un articolo 90 nella figura della dott.ssa Silveri che costa 40mila euro l’anno. Riteniamo che tali fondi potessero essere utilizzati per sostenere ad esempio gli anziani e le classi più deboli della città. Ci auguriamo che queste ed altre nostre riflessioni possano rappresentare un contributo per i nostri concittadini affinché si comprenda in che direzione sta andando la nave. Il nostro vuole essere l’ennesimo, disperato grido di allarme, sperando che le poltrone siano terminate e che si inizi a discutere seriamente dei problemi del nostro territorio così come, per quanto attiene alla macchina amministrativa, che si inizi a discutere dei diritti dei dipendenti del nostro Comune. Siamo delusi ma non rassegnati. Visto anche il periodo natalizio, continuiamo a sperare nei miracoli”. Foto (archivio) RietiLife ©

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