CODICI SCRIVE AL SINDACO: “SOGEA, ALTRO CHE PASTICCIO!”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del segretario reatino di Codici, Antonio Boncompagni, indirizzata al sindaco Petrangeli sulla questione della Sogea. 
«È avvilente e preoccupante leggere sui media locali che il capitolo acqua si riduce nel Comune di Rieti alla difficoltà di indicare i nomi dei tre consiglieri del Cda di Sogea Spa. Altro che pasticcio! Caro Sindaco Petrangeli sono lontani i tempi in cui l’acqua, “bene pubblico” per eccellenza, doveva essere gestita da Ente completamente pubblico; eppure mi pareva che Lei fosse uno dei più convinti assertori e sostenitori di questo principio. E non si dica che l’Amministrazione comunale ha “le mani legate” e non può far nulla per arrivare ad una gestione pubblica del servizio idrico del Comune e più in generale di tutta la provincia. Mi corre l’obbligo di ricordare alcune situazioni; la prima, non è chiaro a tutt’oggi il percorso che ha portato ACEA Rieti dentro a Sogea Spa, a riguardo è bene che riparta, Sindaco, dalla nota prot. 54331, del 1 settembre 2006; all’epoca Lei era Consigliere comunale di opposizione. In merito rilegga se vuole anche le mie lettere inviatele nel mese di luglio 2012, rimaste senza risposta. Di poi Le chiedo di sapere con quale titolo di concessione Sogea Rieti Spa gestisce attualmente il servizio idrico comunale, visto che l’unico documento presente negli atti del Comune a noi risulta essere la vecchia Ordinanza emessa il 31 marzo 2008, prot. n°24088, dal Sindaco Emili che “ordinava” a Sogea Spa di continuare la gestione del servizio comunale “nelle more dell’affidamento di ATO 3”. Ma è di tutta evidenza che tale ordinanza non costituisce “titolo di affidamento” del servizio; mi torna in mente ACEA che gestisce le nostre Sorgenti Le Capore e Peschiera senza concessione dal 1996 e nessun politico dice niente. E allora, Sindaco, come ex assessore delegato ad ATO 3 Le chiedo il perchè e il come mai il Consiglio Comunale a tutt’oggi non ha ancora discusso nè ratificato lo Statuto della Società completamente pubblica deliberata dalla Conferenza dei Sindaci ATO 3 nel lontanissimo 2007? Le ricordo che detto Statuto è presente negli atti comunali al prot. n° 50086 del 29 settembre 2011, con il  voto favorevole all’unanimità delle Commissioni comunali competenti. Statuto dimenticato solo per distrazione? Strano che il Commissario prefettizio della Provincia di Rieti, l’ex Ass. Giancarlo Felici, non valuta l’ipotesi di commissariamento ad acta per i Comuni che non hanno ancora ratificato lo Statuto della Società ATO 3. E’ chiaro che CODICI si adopererà per fare massima chiarezza su questi argomenti anche rivolgendosi agli Organi competenti, visto il silenzio della “buona politica”, e lo farà solo per garantire ai cittadini i migliori servizi pubblici al minor costo, tutelando ogni lavoratore che attualmente è impiegato nelle società compartecipate dal Comune di Rieti, e chiedendo l’applicazione della normativa comunitaria e nazionale in materia di affidamento di servizi pubblici nel rispetto della concorrenza del libero mercato». Foto (archivio) RietiLife ©

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