LIDIA NOBILI RIBATTE: “NEMMENO UN EURO PASSATO TRA LE MIE MANI, FIORITO DOVEVA CONTROLLARE”

L’ex consigliere regionale, Lidia Nobili, a cui pochi giorni fa è stata notificata la fine delle indagini sulla questione dei rimborsi al PDL alla Regione Lazio (leggi), torna sulla vicenda e fa le sue precisazioni (in parte già esternate qui – leggi ). Di seguito la nota dell’ex consigliere Nobili, accusata dalla Procura di Roma di truffa.

«Tutti indistintamente i 70 consiglieri della Regione Lazio hanno usufruito dei fondi dei gruppi consiliari che sicuramente erano eccessivi e non regolamentati, ma le mie spese sono note, documentate, rendicontate e pubblicate su tutti i giornali italiani. Non ho nulla da nascondere o da temere, non ho preso un euro e i fondi regionali sono stati utilizzati solo per l’attività politica sul territorio, come previsto dalla legge. In particolare avevo dato incarico di organizzare e gestire tutte le manifestazioni alla ditta Lallaria s.r.l. che fatturava al capogruppo Fiorito e successivamente saldava i conti con i fornitori di Rieti che avevano lavorato all’evento. Non un solo euro transitava nelle mie mani, tutto passava tra Fiorito, Lallaria ed i fornitori locali! Se ci fossero state inesattezze, avrebbe dovuto controllare o contestarle Fiorito. La denuncia di Fiorito nei miei confronti e degli altri consiglieri ex Forza Italia nasce solo dall’astio e dallo spirito di vendetta verso di noi perchè lo avevamo sfiduciato facendo emergere la sua amministrazione “allegra” dei fondi del Pdl. Questa verità purtroppo non emerge attraverso i mezzi di comunicazione ed in qualche giornale che spesso distorce la realtà. È il caso del “Corriere della Sera” che parla di “rimborso per i viaggi in Porsche tra Roma e Rieti” ignorando la legge regionale che prevede per tutti i consiglieri regionali un rimborso mensile forfettario e chilometrico basato sulla distanza dalla propria residenza alla Pisana, prescindendo dal tipo di macchina usata o dal numero dei viaggi effettuati. Anche la giornalista Alessandra Lancia nel “Messaggero” del 6 Dicembre non manca di fantasia ed immaginazione, più adatti a scrivere una telenovela o un romanzo di fantascienza che un articolo di cronaca ed afferma il falso quando parlando della rassegna “I giorni di Francesco” scrive che è stata organizzata “con il contributo del consiglio regionale” e poi ribadisce “fatturavano e la Regione Lazio pagava”. Per questa sorta di “accanimento” giornalistico ho infatti dato mandato al mio legale per procedere alla querela delle due testate giornalistiche». Foto (archivio): RietiLife ©

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