RIMBORSI D’ORO AL PD, NEL MIRINO DEL PROCURATORE SAIEVA I DOCUMENTI DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI

Una grande mole di dati e documenti sono già stati raccolti dalla Guardia di Finanza, su delega del procuratore capo Giuseppe Saieva (nella foto), sulla vicenda dei rimborsi al Gruppo del Partito Democratico alla Regionale Lazio (leggi1/leggi2/leggi3). L’informativa dei finanzieri, potrebbe esser già sul tavolo dei pubblici ministeri della Procura di Rieti: per la vicenda i pm ipotizzano i reati di falso e peculato nei confronti di 14 persone. Nell’indagine sono coinvolti l’ex tesoriere del gruppo, il reatino Mario Perilli, ma anche il presidente del gruppo Esterino Montino, Enzo Foschi e Giuseppe Parroncini, nonché alcuni imprenditori. Al setaccio ci sono tutte le fatture del Pd alla Pisana: tra le spese, ci sono anche quella per televisioni e giornalisti locali (leggi). Il procuratore Saieva avrebbe richiesto alle Fiamme Gialle di acquisire ulteriori documenti anche presso le aziende e le attività commerciali che avevano rapporti con il gruppo consiliare del Pd, tanto che gli uomini della tributaria, nei giorni scorsi, avrebbero delegato ad altri comandi, tra i quali quello di Viterbo, ulteriori accertamenti. Nel documento relativo alle spese, messo in rete nel 2012 dal gruppo del Pd alla Regione Lazio e riguardante il 2011, sono state elencate tutte voci ed i relativi rimborsi, tutto sottoscritto dal tesoriere Perilli e dal presidente Esterino Montino. Sarà l’inchiesta a chiarire la legittimità delle singole operazioni. Quelle che riguardano il reatino sono almeno 50, anch’esse oggetto dell’indagine della Procura di Rieti. Foto (archivio) RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email