CASINI: “RIETI ISOLA FELICE, MA DROGA E FURTI CI TENGONO IN ALLERTA”

Dopo i recenti fatti di cronaca nella nostra città, come il salvataggio da parte di un poliziotto di una ragazza gettatasi nel Velino (leggi), la redazione di RietiLife ha incontrato il Questore di Rieti, Carlo Casini. Il coraggioso intervento del sovrintendente Pacifici e la situazione relativa alla criminalità nel territorio reatino sono stati gli argomenti del colloquio con il Questore. PACIFICI L’EROE Il tema principale è stato il gesto del sovrintendente Giancarlo Pacifici che, nella mattinata del primo novembre, si è tuffato nel Velino per salvare una giovane che si era gettata nelle gelide acque del fiume reatino. “Abbiamo proposto per Giancarlo Pacifici la promozione – spiega il Questore, Carlo Casini –  mentre per Giuliano Zannetti, l’altro agente che era con lui, è stata avanzata la richiesta per l’encomio”. Una volta vagliata ed accettata la proposta del Questore, per Pacifici si profila, dunque, la promozione al grado di Ispettore. L’agente Pacifici, come ha ricordato anche il Questore, non è la prima volta che salva una persona dal Velino (pochi anni fa salvò un uomo al Ponte Romano). La proposta per il riconoscimento è dipesa anche dal gesto degli anni passati? “No, sono due fatti slegati, seppur affini. Per il primo venne fatto un encomio, un riconoscimento che dà soddisfazione morale ed un punteggio a chi lo riceve. Stavolta speriamo nella promozione per merito straordinario”. RIETI “ISOLA FELICE” Nell’ufficio più importante della Questura reatina si traccia un bilancio su territorio e legalità. È vero ciò che si dice: Rieti è un’isola felice? “Lo è se rapportata ad altre realtà come Quarto Oggiaro o Casoria, dove io ho operato in passato, e nelle quali ci sono situazioni di degrado e di rischio al pari di città dell’America latina – commenta Casini – Ma qui non è tutto rose e fiori: Rieti non è esente da problemi, in particolare legati allo spaccio ed al consumo di stupefacenti. Lo evidenzia, ad esempio, l’ultima operazione (One Way Trip 2, leggi), nella quale abbiamo arrestato una quindicina di persone che si rifornivano in più parti d’Italia. Quello della droga è un mercato: se c’è chi spaccia, c’è anche chi consuma e questo è un altro problema di questo territorio. Continueremo a contrastare lo spaccio di stupefacenti attraverso la prevenzione, quella che fanno le Volanti attraverso i pattugliamenti, e con il controllo, grazie agli strumenti in possesso della squadra mobile, appostamenti ed intercettazioni. Un altro problema è quello dei furti negli appartamenti, che si contrastano solo attraverso il controllo del territorio”. CRIMINALITÀ ORGANIZZATA E PROSTITUZIONE Droga e furti, dunque, sono le forme di criminalità più rilevanti nel territorio reatino. Sul quale però non sembra operare la criminalità organizzata: “Qui non si evidenziano fenomeni camorristici o mafiosi – precisa il Questore – ci sono, piuttosto, dei contatti saltuari legati soprattutto al traffico di stupefacenti: chi si rifornisce a Roma, ad esempio, stabilirà un contatto con la criminalità organizzata”. Capitolo a parte merita la prostituzione: anche in questo caso questo tipo di attività sembra essere assente. “La prostituzione? A Rieti non ha attecchito, e quelle poche volte che si sono verificati casi legati ad essa, il fenomeno è stato immediatamente sradicato. Quando c’è stata l’intrusione di qualche prostituta, è stata immediatamente identificata ed allontanata”. Il Questore viene  anche sulla baby-prostituzione, preoccupante fenomeno in crescita in alcune città, ed ultimamente al centro dell’attenzione delle cronache soprattutto provenienti dalla Capitale: “Da quando sono qui, non si sono mai verificati episodi di baby-prostituzione”. MANCANO RISORSE? Insieme ai problemi quotidiani, la gente non può non chiedersi se tagli e ristrettezze economiche possano inficiare anche sulla sicurezza della città e del territorio. Insomma, mancano mezzi e tecnologie a supporto delle forze dell’ordine? “Quello che c’è a disposizione è assolutamente adeguato in termini di uomini, mezzi e strutture – risponde Casini – ciò non toglie che ciò non possa esser migliorato. È tutto sufficiente, però è tutto perfettibile a vantaggio del servizio. Per fare un esempio calcistico: la Roma (è un tifoso, ndr) va forte, ma se prendesse un bel centravanti andrebbe ancora meglio. Questo è quel che si potrebbe dire per quanto riguarda gli strumenti a nostra disposizione: più ce ne sono, meglio è”. LA ROMA E LA PENSIONE Come è stato possibile notare dagli esempi, il Questore è un grandissimo tifoso giallorosso. “Il prossimo anno giochiamo la Champions – afferma sicuro Casini – al terzo posto ci arriviamo noi, siamo stati costruiti per quello, con la quarta staccata di dieci punti”. Il Questore nel suo ufficio sfoggia il gagliardetto con la lupa capitolina, che però presto verrà staccata dalla parete. Casini, infatti, lascerà l’incarico che lo vede a capo della Questura reatina dal 1° febbraio 2010, poco dopo aver compiuto i 63 anni (il 20 marzo): il Questore, passerà il testimone il prossimo primo aprile. Chi lo sostituirà? Sul nome e sul profilo del futuro Questore non ci sono ancora indicazioni certe. (Redazione) Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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