ALCATEL, INCONTRO AL MINISTERO CON DE VINCENTI. I SINDACATI: “INTERVENGA IL GOVERNO”

Si è tenuto oggi al Ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, l’incontro tra le organizzazioni sindacali e i dirigenti di Alcatel-Lucent Italia, Patrizia Radice e Angelo Perucconi, circa il piano di riorganizzazione “shift plan” annunciato la scorsa settimana dal Ceo della multinazionale Michel Combes, che prevede 15mila esuberi in tutto il mondo, di cui 5870 per l’Europa e 586 in Italia. “La Fim Cisl è contraria a qualsiasi riorganizzazione che preveda tagli tout court – dichiara il segretario provinciale Giuseppe Ricci – piuttosto riteniamo che possano essere percorse strade che portino a soluzioni sostenibili sia per l’azienda che per i lavoratori. Riteniamo che il Governo in questo senso debba intervenire da subito nel settore delle TLC con risorse adeguate per lo sviluppo del digitale nel nostro Paese attuando quanto previsto da “Agenda Digitale”, in particolare per lo sviluppo dell’ultra banda. In questo senso riteniamo che Alcatel-Lucent debba rendersi disponibile alla modifica del piano per la ricerca di soluzioni utili a non disperdere le preziose risorse e professionalità del Gruppo nel nostro Paese. Per questo abbiamo richiesto per il prossimo 30 ottobre, sempre presso il MiSE, un nuovo incontro alla presenza di tutti i soggetti interessati, anche a livello di Governo, per la ricerca comune di soluzioni sostenibili che garantiscano i lavoratori, la loro professionalità e la presenza di Alcatel-Lucent in Italia”. CESSIONE DEL RAMO A commentare la giornata al ministero è anche il segretario provinciale di Fiom Cgil, Luigi D’Antonio: “Questa mattina abbiamo affrontato la parte relativa alla cessione di 52 lavoratori ad un’altra società di cui 14 sono della sede di Rieti. Il trasferimento, Alcatel, vorrebbe completarlo già da novembre. Su questo tema, quello che abbiamo posto è il problema delle prospettive e ci siamo aggiornati al 25 per proseguire il confronto. Per Rieti è chiaro che si tratta di un ulteriore indebolimento anche sotto l’aspetto numerico ed è per questo che è fondamentale una discussione sul futuro di tutto il centro di ricerca reatino. Nel pomeriggio la discussione si è concentrata sul piano di ristrutturazione di Alcatel a livello mondiale e di riflesso l’impatto che avrà anche nel territorio nazionale. L’azienda ha confermato che ci sarà un impatto importante anche nel nostro territorio, condizionando la permanenza in Italia anche agli investimenti del Governo nel settore. Questo tipo di atteggiamento di Alcatel ci è sembrato anche un po’ ricattatorio. Non vorremmo che l’azienda stia ancora una volta trovando giustificazioni rispetto al suo piano di disimpegno dall’Italia. È evidente che il piano di Alcatel va contrastato fino in fondo e incastrare la multinazionale a discutere di futuro e di investimenti. Importante è stata la presenza del sottosegretario De Vincenti che ha portato al tavolo la linea del Governo rispetto a questa vertenza. Il sottosegretario ha confermato l’impegno del Governo a discutere di investimenti sul settore e su agenda digitale ma la condizione è quella che Alcatel dia certezze e prospettive, quindi sostegno si ma condizionato ad impegni certi da parte della multinazionale francese. Come sindacato riteniamo importante l’intervento diretto del Governo già dal primo confronto sul piano di ristrutturazione di Alcatel e crediamo che lo stesso possa giocare un ruolo importante per la soluzione di questa vertenza che già da oggi si annuncia lunga e difficile. Foto (archivio): RietiLife ©

 

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