IL REAL RIETI CONCEDE SOLO GLI ULTIMI CINQUE MINUTI AI BIANCOCELESTI

Finisce con i duecento spettatori del PalaMalfatti che cantano “A Rieti non se passa” l’esordio stagionale del Real Rieti, che strapazza 4-1 la Lazio nel derby d’apertura della Top Ten del futsal nazionale mostrando già un gioco spumeggiante, manovre avvolgenti e difesa chirurgica. “Abbiamo giocato una gran partita”, è il commento entusiasta del presidente Roberto Pietropaoli. La squadra di mister Antonio Ricci tiene in mano il pallino per trentacinque intensissimi minuti e concede soltanto gli ultimi cinque giro di lancette al tentativo di rimonta dei biancocelesti. In rete Forte, Davì, Silveira e Crema. Il solco si scava già in un fulminante primo tempo (Miarelli, Alvaro, Rogerio, Crema e Forte il quintetto titolare) che segna tre reti e si fa neutralizzare un calcio di rigore. Real subito in vantaggio (2′) con il capitano Marcio Forte, che infila il portiere laziale Patrizi con un potente diagonale sinistro e inaugura l’assedio alla porta biancoceleste, in pericolo almeno altre quattro volte prima del rigore che ancora Forte si procura al 14′. Sul dischetto va Grana che però si fa ipnotizzare da Patrizi. Il Real, dominatore in ogni angolo del campo nella prima frazione, di fronte ad una Lazio che fatica a trovare gli spazi, si scatena nel finale e raddoppia con Davì (18′) prima della botta al volo ad incrociare di Silveira (20′) che manda in estasi il PalaMalfatti. Nella ripresa il Real fa poker al 28′ grazie ad un delizioso pallonetto di Crema, dopodiché la Lazio comincia a giocare la carta disperata del portiere di movimento, ma la difesa ordinata degli uomini di Ricci, guidata dal genio di Alvaro, è una trincea che fa ottimo scudo di fronte a Miarelli, almeno fino all’imparabile conclusione del capitano biancoceleste Bacaro al 34′. Negli ultimi cinque minuti, per la prima volta, la Lazio conquista il predominio territoriale di fronte ad un Real che pensa a conservare il risultato. Ma è un fuoco di paglia: vince Rieti, e probabilmente è soltanto l’inizio. (Di Nazareno Orlandi) Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©

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