RICCARDO ANGELINI ROTA, UN INGEGNERE REATINO AL PRESTIGIOSO MIT DI BOSTON

La formazione iniziata tra i banchi del liceo scientifico Carlo Jucci di Rieti, poi la laurea magistrale in Ingegneria per la difesa del suolo alla Sapienza. Oggi, Riccardo Angelini Rota, giovane ingegnere reatino approderà al prestigioso Massachusetts Institute of Technology di Boston, dove è stato invitato a trascorrere un periodo di ricerca di un anno. L’ingegnere Angelini Rota ha già lavorato al ministero delle Infrastrutture e Trasporti e al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e, dopo un breve periodo trascorso in Svizzera come Hydropower Project Engineer, ha deciso di rientrare in Italia grazie ad un’offerta ricevuta da Finmeccanica (FGRE) per la quale si occupa di tematiche relative ai siti industriali. “L’esperienza al MIT di Boston rappresenta l’inizio di qualcosa di nuovo – commenta l’ingegnere – ho cercato di costruire la mia vita unendo la professionalità alle mie passioni e spero che questa esperienza, oltre ad arricchirmi professionalmente possa contribuire a continuare a realizzare i miei progetti in Italia e nel modo”. ESPERIENZE INTERNAZIONALI A livello internazionale, Riccardo ha già portato avanti diversi progetti nell’Africa Subsahariana tra i quali un importante impianto di irrigazione in Malawi, un sistema acquedottistico in Benin e una progettazione preliminare per la creazione di un invaso artificiale in Guinea Bissau. È anche membro dell’International Water Association, per la quale ha partecipato come relatore a convegni internazionali sul tema dei cambiamenti climatici e delle problematiche ad essi correlate, con specifico riguardo al tema dell’acqua. “Sono consapevole – conclude il giovane ingegnere – che in Italia il momento è molto difficile; credo però fermamente che la professionalità, la qualità e l‘impegno siano le strade da seguire per cercare di uscire dall’impasse in cui ci troviamo, sfruttando il momento di crisi come input di cambiamento e ampliando i nostri orizzonti al mondo intero. Il pensiero che mi guida è quello racchiuso nella frase di Stev Jobs… Stay hungry stay foolish”. Foto: Rota ©

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