CASTER SEMENYA, ASSOLO NEGLI 800 DELLA DISCUSSA SUDAFRICANA

Il 43° Meeting di Rieti non manca di regalare brillanti risultati. L’ultima tappa dello IAAF World Challenge 2013 mette in luce l’australiana, campionessa olimpica dei 100hs, Sally Pearson senza rivali in 12.64 (+0.5). Nell’alto la russa Irina Gordeyeva svetta ad 1,99 sulla connazionale olimpionica Anna Chicherova (1,96), mentre l’iridata Sandra Perkovic domina il disco con 66,12. Belle sfide nel mezzofondo veloce con i successi della sudafricana Caster Semenya, 1:58.92 negli 800, e Silas Kiplagat, 3:30.13 nei 1500. 100 metri allo statunitense Walter Dix, l’unico sotto il muro dei 10 secondi, 9.99 (+0.7). Nei 200 metri, vinti dal giamaicano Dwyer in 20.30 (+0.2), il quattrocentista azzurro Matteo Galvan è quarto in 20.50, primato personale di 12 centesimi e decimo posto nelle liste italiane all-time del mezzo giro di pista. Dallo Stadio “Raul Guidobaldi” arriva oggi anche una migliore prestazione mondiale stagionale nei 300 metri che il patron del meeting Sandro Giovanelli ha scelto di far divenire un appuntamento fisso in onore di Pietro Mennea che qui nel 1979 la corse 32.23. La vittoria è andata allo staffettista della 4×400 giamaicana, argento a Mosca, Rusheen McDonald 31.97 sull’azzurro Diego Marani (32.85). A premiarlo è stato Tommie Smith, l’indimenticabile campione olimpico e primatista iridato dei 200 metri a Città del Messico 1968, ospite d’onore del meeting reatino insieme a Alberto Juantorena (campione olimpico di 400 e 800 metri a Montreal 1976, primatista del mondo degli 800). Il 12 settembre in tutta Italia (oltre 60 le città coinvolte in sfide per tutti sui 200 metri) scatta il “Mennea Day”. Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

Print Friendly, PDF & Email