SACCHI E ABETE ALLO SCOPIGNO TRA LE AUTORITÀ

Male l’Italia di Luigi Di Biagio alla prima uscita nella fase di qualificazione all’Europeo 2015 lascia passare il Belgio in quello che, almeno sino ad oggi, veniva reputato il fortino dell’Under 21 azzurra: lo stadio Manlio Scopigno. Rieti vede dunque sconfitta l’Italia per 3-1 da un Belgio modesto (LEGGI) ma furbo nell’approfittare le disattenzioni dei padroni di casa, soprattutto difensive. Eppure gli Azzurri erano passati in vantaggio, grazie a Battocchio, raggiunto in avvio di ripresa da Hazard. Malanda e Ferreira Carrasco chiudono i conti con un’Italia che deve trovare la sua identità e ricalibrare le idee in quanto a pedine. DI BIAGIO “Sapevamo il valore del Belgio, questa era una partita fatta per crescere. Sono soddisfatto solo per l’impegno. La difesa? I sui problemi sono problemi di tutta la squadra”. BIANCHETTI ACCLAMATO Dagli spalti si è alzato uno striscione dedicato a lui: Matteo Bianchetti, capitano dell’Under 21, con Rieti ha un legame particolare e non sono mancati i suoi supporter in tribuna. Il giocatore dell’Hellas Verona ha infatti radici a Villa Reatina, grazie al papà Alberto. A fine gara ha riabbracciato qualche parente: “Bella emozione giocare a Rieti, sono contento. Quando mi rivedrete? Forse le prossime vacanze…”. POCA GENTE Di gente allo stadio ce ne era poca: hanno assistito al match non più di 3000 persone. Un dato in calo rispetto alle altre visite degli Azzurrini a Rieti, dovuto ad una pubblicità inesistente in città e non solo. Tribune piene solo al centro e curve vuote hanno lasciato ricordo non bello, che si somma alla delusione per la sconfitta. La speranza è che la cornice di pubblico carente vista in questa occasione non convinca la Federazione a depennare Rieti dai suoi stadi preferiti. (Ch. Di.Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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