CRISI DI MAGGIORANZA: PER SINISTRA BC, API E RETE CITTADINI IL PATTO È COMPROMESSO

Crisi di maggioranza, escono allo scoperto anche le forze politiche e civiche di Sinistra per i Beni Comuni, Api e Rete dei Cittadini, che pone le seguenti questioni per “rinnovare un patto politico che oggi ci sembra oggettivamente compromesso e per restituire dignità a tutte le forze politiche della maggioranza”. Ecco la nota integrale.

«Senza facile retorica abbiamo, nelle ultime 48 ore, appurato che i “dissidenti” della maggioranza forse erano la maggioranza stessa; gli eventi delle ultime ore hanno finalmente consentito una vera e profonda verifica sui temi e sui metodi di governo della città, cosa che i presunti dissidenti auspicavamo da lunga data. La città ha bisogno di uno scatto in avanti sul piano della programmazione e soprattutto della gestione. Insufficienti si sono dimostrate le scelte tecniche che hanno tarato l’iniziativa amministrativa solo con un taglio ragionieristico, del tutto inadeguate allo stato di crisi della città e alle difficoltà delle famiglie.

I consiglieri e le forze politiche e civiche di Sinistra per i Beni Comuni, Api e Rete dei Cittadini, nella riunione di maggioranza, hanno rimarcato la necessità di un nuovo slancio nel settore dei servizi sociali, attraverso una programmazione più incisiva, ispirata ai reali bisogni dei tanti cittadini già stremati dalla crisi, e soprattutto a coinvolgere le lobby economiche in progetti di solidarietà sociale e di contenimento delle conseguenze della perdita del lavoro. Ribadiamo pertanto la richiesta imprescindibile dell’istituzione di un fondo strutturale di solidarietà per disoccupati e cassaintegrati. Sul piano delle politiche di programmazione del territorio, riconfermiamo la necessità di definire un luogo di partecipazione della città e di riattivare l’Urban Center come strumento di decisione.

È evidente che, ancorché il bando del PPA sia una semplice manifestazione di interesse, il fatto che sia stato prodotto senza una precedente concertazione e definizione della politica urbanistica, rischia di fatto di assumere il piano regolatore adottato dal centrodestra, e storicamente contrastato dalla sinistra, come l’asse portante dello sviluppo futuro di Rieti. Allo stesso tempo, su questioni rilevantissime che riguardano finanziamenti per decine milioni di euro (Alberghiero, Rieti – Torano, Ex Zuccherificio), sul Terminillo (attraverso approfondimenti delle potenzialità del progetto, della compatibilità ambientale, raccordando come Comune capoluogo i comuni interessati), si decide di non decidere alimentando continue tensioni nella maggioranza, senza alcun confronto interno tale da arrivare ad una sintesi delle varie soluzioni e proposte.

Incongruenti ci paiono le linee relative al piano del traffico, perché con una mano si attua la blindatura della Ztl, con l’altra si danno aspettative ai commercianti che vengono reiteratamente deluse. È auspicabile, tra l’altro, la stabilizzazione delle fibrillazioni del personale del Comune, perché senza un clima corretto e sereno di relazione con i dipendenti non si governa.

Come abbiamo già fatto in tempi precedenti, poniamo queste questioni per rinnovare un patto politico che oggi ci sembra oggettivamente compromesso e per restituire dignità a tutte le forze politiche della maggioranza». Foto: RietiLife ©

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