M5S RIETI NEL MIRINO DEL WEB: “ASSURDE LE POLEMICHE SULLA PAGINA FACEBOOK RETRIBUITA DI EURIETI”

Quello che pubblichiamo è un post scritto ieri dal blogger Francesco Lanza, che in poche ore ha fatto il giro del web ed è stato condiviso decine di volte su facebook e twitter quasi fino a diventare un cult. Il blogger esprime la propria contrarietà alla posizione assunta dai Cinquestelle reatini sul caso “EuRieti” (IL CASODI PAOLO RISPONDE) e sostiene che quei 3550 euro per un profilo facebook sono un tariffario onesto per la persona che ci lavora. “Volete fare la politica senza soldi? Fatela. Ma non pretendete che tutti facciano tutto senza soldi”, scrive Lanza. Ecco il post  integrale.

Caro Movimento 5 Stelle di Rieti. Volevo raccontarvi questo aneddoto per poi parlare di una vostra iniziativa, che considero, sinceramente, offensiva nei confronti di chi lavori nel campo Web. Andai a trovare un’azienda che mi aveva cercato, perché qualcuno aveva parlato bene di me. Volevano un bel sito. Di fronte alla mia analisi e al mio preventivo, il titolare mi rispose con quella frase che vedete nel titolo: “Mio nipote mi ha detto che con 50 euro me lo fa”. “E allora fattelo fare da tuo nipote.” Ho risposto così, giuro, a quel potenziale cliente. E me ne sono andato. E’ una scena che molti hanno vissuto, in questa professione di web così che ci trasciniamo dietro da una ventina d’anni. Personalmente, ho rinunciato da anni allo sviluppo web e mi sono dedicato ai gestionali perché in Italia l’informazione che si è diffusa è che sviluppare un sito o gestire una community, fare un logo o la grafica coordinata su web, siano cose alla portata di tutti. Tecnicamente lo sono. Come è alla portata di tutti saldare due pezzi di ferro. Il problema è: riesci a saldarli senza compromettere la struttura? Non invidio, quindi, la professionista che ha avuto il mandato di gestire la fanpage e l’immagine coordinata del progetto Eurieti, quando si è trovata a leggere il vostro comunicato.

Da maggio a dicembre, sono otto mesi. 3550 euro LORDI, vuol dire che la professionista fattura, per il suo servizio, 443,75 euro LORDE, e cioè 366,74 al mese + IVA, netto dal quale poi vanno tolti gli altri contributi. E’ facile calcolare che a questa persona, puliti in tasca, resteranno circa 150 euro al mese. La cosa davvero indecente, di quel comunicato, è la frase, “Pensiamo sia chiaro quanto sia facile saper utilizzare un profilo sul social network Facebook ed è per questo che troviamo assolutamente ingiustificata la spesa per l’incarico assegnato.” Poco più sotto, con piglio da grandi giornalisti d’inchiesta, scrivono anche che “della professionista sembra che il Sindaco si fidi molto, visto che la stessa è stata incaricata come responsabile della Comunicazione delle elezioni amministrative 2012 dall’Ottobre 2011 al Maggio 2012, dalle primarie al ballottaggio fino alla vittoria del candidato di SEL Simone Petrangeli”. Beh, sarà un caso, ma se la persona in questione si è occupata della comunicazione di un candidato, e questo candidato ha vinto, sicuramente il merito non è tutto suo, ma vuol dire che la sua parte l’ha fatta bene, e che quindi, per lo meno, non sta millantando crediti nel presentarsi come una professionista.

L’atteggiamento “La Rete è alla portata di tutti, quindi tutti possono fare tutto gratis”, è non solo falso, ma squalificante per chiunque cerchi di campare fornendo servizi online. La mia piccola esperienza nel campo informatico e Internet, cominciata 20 anni fa circa, mi fa dire con assoluta certezza che se avessero proposto a me un lavoro del genere, avrei detto: mi spiace, ma è troppo poco. Perché so esattamente di quanto lavoro stiamo parlando, se si voglia fare le cose per bene. Sono tutti bravi a criticare le fatture degli altri, certo. Ma bisogna ragionare, prima di farlo.

“Pensiamo sia chiaro quanto sia facile saper utilizzare un profilo sul social network”. Beh, 5 Stelle, vi do una notizia: pensate di conoscere, ma non sapete nulla. Innanzitutto chiunque vi può confermare che la gestione professionale di una fanpage implica diverse ore di lavoro al giorno, e se a queste uniamo la coordinazione dell’immagine, il prezzo pagato diventa assolutamente fuori mercato, ma al ribasso. Ve lo dimostro. Prendiamo quel netto che arriva alla professionista alla fine di tutto. Anzi, alziamolo, diciamo che a torta finita, la consulente si mette in tasca 200 euro al mese puliti (fantascienza, come sa benissimo chi abbia almeno una partita iva). Diciamo che alla fanpage ci dedichi 3 ore al giorno. Mi pare accettabile, forse anche un po’ poco. Diciamo che se ne occupi solo nei giorni lavorativi e che questi giorni durino 8 ore. I giorni lavorativi in un mese sono, mediamente, 20. Il risultato è che gli euro “puliti” al giorno diventano 10, e all’ora 1,25, se lavorasse solo alla fanpage. Se ci lavorasse 3 ore al giorno il suo guadagno orario salirebbe a 3,33. Ecco perché, personalmente, non accetto più alcun lavoro su Web, ma dedico i miei sforzi ad altro. Perché si guadagna di più a fare le pulizie negli uffici. O a portare a spasso i cani di chi non ha tempo. Senza nulla togliere alla dignità di chi fa questi lavori. Anzi, c’è una lungimiranza maggiore in chi fa pulizie o nei dog-sitter che in chi si mette a lavorare su web e poi si deve anche sorbire le critiche pretestuose di chi di web non capisce evidentemente nulla.

Volete fare la politica senza soldi? Fatela. Ma non pretendete che tutti facciano tutto senza soldi.

Siete nel pieno diritto, ci mancherebbe, di chiedere alla vostra amministrazione se la spesa sia giusto farla, ma prima di criticare un professionista e il suo curriculum, sbelinandolo in pubblica piazza, informatevi e fatevi quattro conti su quale sia il mercato. Se poi considerate che fare una fanpage su quell’iniziativa non sia una priorità, è un altro discorso e non è giusto che tiriate dentro nella vostra polemica il tariffario (più che onesto) di una persona che lavora. Con poca stima vi saluto.

Foto: Emiliano GRILLOTTI © 4 Giugno 2013

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