IL ROTARY CONSEGNA IL “SABINO D’ORO” ALL’ALCLI GIORGIO E SILVIA

Questa mattina nella stupenda cornice di Palazzo Vecchiarelli, il Presidente del Rotary Club Rieti Gianfranco  Formichetti – nell’ambito del convegno scientifico annuale dell’associazione italiana di gastroenterologia – ha consegnato al presidente dell’associazione Onlus “Alcli Giorgio e Silvia” di Rieti, Santina Proietti, il 29esimo premio “Sabino D’Oro”, assegnato annualmente dal Rotary Club Rieti. Il Sabino D’Oro è il più antico e prestigioso riconoscimento ancora oggi assegnato in provincia di Rieti, destinato a chi, con la propria attività, con l’opera materiale o intellettuale, abbia onorato la Sabina al di fuori dai propri confini. Il premio, assegnato per la prima volta allo storico Cesare Verani nel 1975, consiste in una placca d’oro recante l’effige di un guerriero sabino (secondo il bozzetto dell’indimenticato artista reatino Adeodato Ciotti) nell’incisione di Alessandro Melchiorri. LA MOTIVAZIONE L’Alcli Giorgio e Silvia è un’organizzazione di volontariato reatina operante nel settore socio-sanitario in campo oncologico ed è impegnata, da oltre venticinque anni, in una costante e mirabile attività finalizzata all’assistenza ai malati ed alle loro famiglie, tanto da essere oggi annoverata tra le realtà filantropiche di riferimento in tutto il centro Italia. I PRESENTI Alla cerimonia presenti Daniele Mitolo e Lidia Nobili,  Ileana Tozzi,  gli ingegneri Liberati e Giovannelli per il Rotary Club Rieti oltre a numerosi soci del Club, come il vicepresidente Alcli, Emilio Garofani, il presidente della Lilt Rieti, Roberto Tempesta, ed il consigliere Flavio Fosso. Presenti anche i medici del Reparto di Gastroenterologia dell’ospedale De’ Lellis, Barberani, Boschetto, Gigliozzi e Giovannone, che hanno presentato il colonscopio ad alta definizione acquistato dalla Lilt provinciale e messo a disposizione del nosocomio reatino, con il contributo dei Rotary Club, della Lilt stessa e dell’Alcli. Il nuovo strumento sarà utile nell’ambito del programma di screening familiare che consentirà la diagnostica ed in seguito l’asportazione precoce delle neoplasie dell’apparato gastroenterico. (Redazione) Foto: Sabino d’Oro © 25 Maggio 2013

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