RIETI CALCIO KO, LA CURVA SMOBILITA DURANTE LA GARA. CONTESTATO IL MISTER

Per la seconda volta, dopo la sconfitta contro Fonte Nuova, anche oggi, se ne sono andati prima della fine della gara, per non continuare ad assistere all’autodistruzione del Rieti. Hanno tifato per tutta la partita, ma al primo gol di un Villanova tutt’altro che invincibile, i ragazzi della curva hanno smesso, hanno raccolto i propri vessilli ed hanno iniziato ad inveire contro il proprio team, esausti di quello che stavano vedendo in campo. “Tutti a casa alè” ma anche “andate a lavorare” e “Cacciali tutti, Fedeli cacciali tutti”, i cori dei tifosi amarantocelesti, sintomo di una grandissima amarezza per una stagione scivolata via, la cui unica colpa è addebitabile al Rieti stesso il quale, da solo, ha deciso di perdere il campionato ed anche di tirarsi fuori dalla corsa playoff. Cori, quelli già descritti, affiancati a pesanti contestazioni nei confronti di mister Pietro Infantino, “invitato” dai supporter reatini a lasciare la panchina. “Non lascio i miei ragazzi – ha spiegato il tecnico agrigentino – e capisco anche i tifosi, troppo amareggiati”. A deludere il tecnico, più che la contestazione “l’offesa alla dignità della mia persona”: in effetti gli ultras – giustamente stizziti da come sta evolvendo la stagione – nella loro protesta hanno calcato troppo la mano riprendendosela con l’allenatore. Come i tifosi, pure il figlio del patron del Rieti, Andrea Fedeli, alla prima marcatura del Villanova se n’è andato senza salutare nessuno, visibilmente arrabbiato della prestazione del suo Rieti. (Ch.Di.). Foto: Emiliano GRILLOTTI © 21 Maggio 2013

Print Friendly, PDF & Email