“PASQUALE DA CITTADUCALE”, CARO QUESTORE: ERA IL CAGLIARI, MICA ROMA-LAZIO!

Ospitiamo il commento di “Pasquale da Cittaducale” sulla vicenda Cagliari-Inter. Ricordiamo che il pensiero di Pasquale è strettamente personale e indipendente dalla linea editoriale di RietiLife. Ovviamente al Questore Carlo Casini, chiamato in causa da Pasquale nella sua rubrica, diamo diritto di replica in qualsiasi momento. 

Ho seguito la vicenda legata alla possibilità che il Cagliari potesse venire a giocare a Rieti le ultime gare casalinghe della stagione, vista l’annosa e alquanto grottesca vicenda dell’impianto sardo Is Arenas. Ho da subito ammirato e sposato in pieno la rapida e felicissima intuizione dell’assessore allo sport Alessandro Mezzetti il quale ha sbalordito tutti dopo aver offerto al Cagliari calcio il “Manlio Scopigno” e, al tempo stesso, sono rimasto basito quando ho visto che c’era qualcosa che stava andando contro la brillante idea. Dopo la comunicazione da parte dell’Amministrazione Comunale ho pensato che per Rieti si sarebbe potuta aprire una non indifferente possibilità: non solo quella di vedere alcune gare di serie A, ma soprattutto di mettere in piedi un indotto che di questi tempi è meglio della criptonite per Nembo Kid o degli spinaci per Braccio di Ferro. Per un po’ ci ho creduto ma quando ho letto, visto e ascoltato le parole dei protagonisti mi sono immediatamente reso contro che forse stavo solo sognando. E così, alla fine, è stato. Perché fra tutti i galli che hanno cantato non ce n’è stato nessuno che ha fatto giorno e come al solito a farne le spese è stata una città devastata economicamente, depressa e che per l’ennesima volta ha perso una buonissima occasione. Di chi sono le colpe? Se dovessimo andare per ordine e per le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Petrangeli, colui che ha di fatto sancito la fine del sogno sembrerebbe essere stato il Questore di Rieti, dott. Carlo Casini, che prendendosi una grossa responsabilità ha tagliato ogni possibilità di vedere il Cagliari giocare al Manlio Scopigno, adducendo la scelta di dire no per problemi di ordine pubblico. Al netto del fatto che l’ultima parola è stata della Lega Serie A, mi chiedo: il dott. Casini lo sa che in quello Stadio si sono celebrate diverse gare anche a livello internazionale? Ma il dott. Casini aveva capito che si trattava di gare del Cagliari e non del derby tra Roma e Lazio sul quale potrei scrivere tante cose riguardanti i suoi colleghi e quel benedetto “ordine pubblico” del quale sanno solo riempirsi la bocca in tanti? Ma il dott. Casini lo sa che ci sono impianti in Italia che ospitano gare di professionisti in campi che non ci si potrebbe giocare nemmeno scapoli-ammogliati? O forse il dott. Casini non ha ritenuto la sua Questura in grado di poter controllare a dovere una partita tra Cagliari e Inter dove, con le dovute cautele, si sarebbero potute limitare tante cose a partire dalla vendita di biglietti che della capienza di ciascun settore? Che tipo di scelta è stata? Casini ha voluto dare seguito alle dichiarazioni dell’ex-prefetto Serra (che chissà dove vive) che ha definito il Manlio Scopigno un “campetto”? O ha voluto penalizzare oltremodo una città che soffre maledettamente e che ogni volta perde occasioni su occasioni? Certo è che questo “niet”, oltre ad apparire eccessivo, fa perdere alla città una buona occasione in termini economici (ma questo a Casini forse interessa poco) visto inoltre che la definitiva messa a norma dell’impianto l’avrebbe pagata il Cagliari calcio. Si è gettata all’aria per chissà quale motivo l’occasione migliore per ridare a Rieti un po’ di visibilità e un po’ di ossigeno. Questo per le scelte del sig. Questore, dott. Carlo Casini, che senza pensarci su ha sferrato un colpo da k.o., un colpo dello sport che preferisce e del quale in Tv, spesso, ha parlato, un colpo che stavolta ha messo k.o. una città. Complimenti! (Nella foto, l’assessore allo Sport Alessandro Mezzetti e il direttore generale del Cagliari, Francesco Marroccu, in visita allo Scopigno la scorsa settimana). Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 9 Aprile 2013

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