LO STRAPPO: COSTINI VS CECILIA

Costini vs Cecilia. Botta e risposta nelle ultime ore tra l’ex assessore comunale Chicco Costini e l’attuale titolare dell’Urbanistica, Andrea Cecilia, sul tema dei piani integrati, con riferimento, in particolare, a via Majorana, nel quartiere di Campoloniano.

Qui le “puntate” precedenti: COSTINI – CECILIA

Ed ecco la controreplica di Costini.

«Se è possibile la risposta dell’assessore Cecilia è ancora più grave delle azioni portate avanti dall’amministrazione, denotando confusione, e una strana quanto incomprensibile, essendo lui un tecnico, ignoranza di regole e leggi. Al di là che la tiritera sulle inadempienze della precedente amministrazione sta diventando stucchevole ed imbarazzante, semplice dimostrazione di incapacità a governare e non più giustificazione degli errori, vorrei capire dove sarebbero nella faccenda di via Majorana gli errori. Parliamo di un programma integrato approvato dal centrodestra nel 1996, programma, che in contraddizione con l’opposizione di allora, lo stesso Cecilia ed il suo guru Ludovisi definiscono apprezzabile; pertanto si tratta di una cosa buona! Se poi i proponenti hanno trovato difficoltà a realizzarlo, le responsabilità vanno cercate in una legislazione farraginosa, ed in una burocrazia regionale lenta e colpevolmente inefficiente, non certo nel centrodestra allora in maggioranza nel comune. Ma la domanda che mi pongo è cosa centra il passato? La realtà di oggi, e ad affermarlo è lo stesso assessore, è che una parte dei proponenti oggi non è più interessata al progetto, e poiché viviamo in Italia e non in una repubblica comunista, nessuno può imporre ad un privato di realizzare su un terreno di proprietà lavori, a meno di espropriare il terreno stesso. Questo significa che le condizioni del programma integrato sono venute meno, ed il programma non esiste più. Pertanto di cosa parla l’assessore? Opere di urbanizzazione di che visto che non c’è più il progetto a cui erano legate? Ancora, e qui è preoccupante se non doloso, l’assessore non può non sapere che dal rilascio del permesso a costruire entro un anno deve essere dichiarato l’inizio lavori, che per legge prevede la realizzazione di opere che modificano in modo sostanziale e non più recuperabile il terreno. Il permesso a costruire in oggetto è stato rilasciato il 12/03/2012 e scadeva pertanto il 13/03/2013, data in cui è stato apposto il cartello, ma, come è possibile vedere semplicemente andando in via Majorana, nessun lavoro è neanche iniziato. Pertanto il cartello è falso, il permesso a costruire è decaduto, ed eventualmente, non so bene in base a quale strumento urbanistico, dovrebbe essere rilasciato un nuovo permesso. Questi sono i fatti. Che poi la decadenza del programma integrato avrà come conseguenza una perdita del valore commerciale del terreno, con un danno economico per i proprietari (Fondazione Varrone) non credo possa essere un problema dell’amministrazione comunale, o della giunta, nonostante gli intrecci parentali e non». Foto: RietiLife © 23 Marzo 2013

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