RUGBY, ALL’OLIMPICO L’ITALIA STENDE L’IRLANDA (22-15) E SCRIVE LA STORIA

(di Nazareno Orlandi) Grande Italia, storico Sei Nazioni azzurro! Come nel 2007, meglio che nel 2007. “Il cielo è sempre più blu”, come canta l’Olimpico in festa, alla fine. L’ultima giornata del torneo 2013 regala all’Italia di Jacques Brunel una straordinaria vittoria contro l’Irlanda, mai battuta prima dagli azzurri. Carattere, spirito di sacrificio, un Alessandro Zanni mostruoso e una collettivo ormai maturo. All’Olimpico finisce 22-15 e l’Irlanda non segna nemmeno una meta. Per l’Italrugby senza Castrogiovanni e Barbieri, e nel giorno dell’addio del barone Andrea Lo Cicero (recordman con 103 caps) , tanta tanta difesa, scelte tattiche giuste e corretta impostazione del gioco offensivo a partire dai punti d’incontro e dalle touche. Una meta basta, ed è quella di Giovambattista Venditti al 48′, cercata, voluta, di forza. Al resto ci pensano Orquera (14 punti) e Garcìa (3). “Sono due vittorie importanti, molto diverse rispetto a quelle del 2007, ora dobbiamo imparare a non avere cali di concentrazione o black out come successo contro Scozia e Galles – afferma nella conferenza post gara il capitan Sergio Parisse (nella foto) – avremmo potuto chiudere il primo tempo con un vantaggio anche maggiore. Nel corso della partita abbiamo sempre dominato e abbiamo meritato di vincere”. Soddisfattissimo coach Jacques Brunel. “Dobbiamo ancora crescere ma il gioco che abbiamo mostrato ci fa capire che siamo sulla buona strada”. L’Irlanda segna solo al piede. Cinque volte, con Paddy Jackson. Il primo tempo si chiude sul 9-6. Gli ospiti perdono per infortunio i trequarti Ealrs, Marshall e poi il neoentrato Madigan, e alla mezz’ora il baluardo O’Driscoll, anche lui all’ultima apparizione in maglia verde, si fa espellere temporaneamente per stamping. Nella ripresa, la meta di Venditti sembra spianare la strada ad un Italia spregiudicata, padrona del campo, ma il giallo di Parisse al 52′ ridà fiato agli ospiti, che in dieci minuti segnano tre calci piazzati. L’Italia però tiene, resiste, allunga con il calcio di Orquera al 70′ e si trincera fino alla fine. Che Italia-show, sette giorni dopo il figurone di Twickenham! Gli azzurri sono sempre più grandi. Lo hanno dimostrato, nonostante gli alti e bassi del Sei Nazioni più bello. Ora c’è da continuare a lavorare per far sì che Sei Nazioni di questa portata non scomodino più la “storia”, ma diventino la pura, semplice normalità. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 16 Marzo 2013

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