LINO LARDO ALLA GAZZETTA: “QUI IN LIBANO I RAGAZZI GIRANO CON IL PALLONE DA BASKET, SEMBRA RIETI”

«In città sembra Rieti: i ragazzi per strada hanno il pallone da basket, non da calcio. Vivono la partita come una festa». Lino Lardo, in un’intervista comparsa stamattina sulla Gazzetta dello Sport, confessa di aver ritrovato in Libano lo stesso clima e la stessa passione per la palla a spicchi che ha respirato a Rieti nelle sue tre stagioni alla guida della Nuova Sebastiani Basket (tra il 2006 e il 2009). E’ rimasto un forte legame tra la città e il coach ligure, amatissimo dai tifosi reatini che affollavano il PalaSojourner nell’anno della promozione nel massimo campionato e nei due anni di serie A, e per questo al tecnico deve esser venuto in mente il piacevole paragone con Rieti. Lardo, da qualche settimana in Libano alla guida dell’Amchit, ha anche spiegato i motivi del suo trasferimento: «Avevo voglia di un’esperienza all’estero, pensavo in Europa. Mai mi sarei aspettato il Libano. All’inizio pensavo di non accettare. Una zona particolare, i problemi con la Siria. Poi mi sono documentato, ho parlato con il club. L’Amchit è orgoglioso che io abbia accettato. Vogliono che li aiuti nell’organizzazione, a diventare più professionali. Il club è nato nel 1955, oltre al basket ha la scuola calcio, tennistavolo e altre attività sociali e culturali come le scuole di lingua. Uno dei membri è il figlio del presidente del Libano». Una nuova esperienza, insomma, che per coach Lardo ha il sapore della sfida e della voglia di rimettersi in discussione: «Livello del basket? Pensavo peggio, devo dire. Ci sono 10 squadre, 6 di buon livello, 2-3 al di sopra di tutte. Noi siamo un po’ sotto le prime, ma con il Sagesse, la numero 1, domenica abbiamo perso di 4. Siamo riusciti a fare solo un 5 contro 5 in allenamento perché ho giocato io. Siamo sempre 7-8 per infortuni o problemi. Tatticamente sono un po’ indietro. Il gioco è fisico, intenso. Il nostro Andre Emmett è il migliore della lega, segna 36 punti a partita. Prima che arrivassi, davano la palla a lui e fine dello schema. C’è Bagaric, ex Fortitudo, ma ha la tallonite e sarà tagliato». Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 7 Marzo 2013

 

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