WI-FI IN PIAZZA, MA IL DIGITAL DIVIDE E’ ANCORA REALTÁ. E VOI, COME STATE MESSI?

La notizia che ci sia un punto d’accesso gratuito ad internet in piazza del Comune ci solleva ed al contempo  ci induce a riflettere e a pensare a quelle zone di Rieti e provincia che faticano ad avere un punto d’ingresso ad internet. Per carità è positivo partire (ed in questo caso gratuitamente) da piazze, scuole, ospedali e luoghi pubblici in genere, ma il traguardo non è ancora raggiunto. I tema del digital divide, del divario digitale e cioè dell’effettivo accesso alle risorse digitali, in particolare computer e reti, e sempre vivo nonostante questa sia l’era del tempo reale, del super-veloce e della comunicazione a distanza. Sono in tanti a chiedere una connessione dalle modalità moderne (abbastanza veloce e che si renda sempre disponibile) nei quartieri della città e sul territorio. E queste persone, così come per ogni servizio ben fatto, sarebbero anche disposte a pagare (come per il cellulare), purché tutto funzioni.

LA RETE (NON) PER TUTTI. Internet è fondamentale per la vita quotidiana ed è ridicolo, nel 2013, sentire che molte famiglie, ad esempio, non possano iscrivere i propri figli a scuola grazie alla nuova modalità telematica, perché non hanno una linea o perché non sanno usare il computer (e per quest’ultima motivazione bisognerebbe cambiare cultura, facendo dell’istruzione digitale un punto cardine della società). Di esempi, ce ne sono a bizzeffe perché aumentano i servizi fruibili in rete, ma la possibilità di accesso a quest’ultima non accresce la sua potenzialità.

ISTITUZIONI, LA PALLA A VOI. E allora se le istituzioni non possono connettere tutti i cittadini – sarebbe un costo esorbitante ed i bilanci attuali non lo permettono – quantomeno si facciano promotrici di azioni forti per sensibilizzare i provider a coprire la totalità della popolazione, soprattutto in una provincia come la nostra geograficamente non agevole (è anche questa una causa delle difficoltà di dare un servizio ovunque). Molte famiglie hanno risolto con le chiavette usb appoggiandosi in sostanza alla telefonia mobile, ma avere un’infrastruttura meno “delicata” non sarebbe male: in tanti posti del nostro territorio il cellulare (sulla cui medesima tecnologia si poggiano le chiavette) non prende bene e internet rimane pressoché inaccessibile.

DITE LA VOSTRA. E voi, nei vostri quartieri, frazioni, paesi, insomma dove abitate, come fate? Dove manca l’accesso all’adsl e alla rete in generale? RietiLife è la vostra voce, fateci sapere. Foto: RietiLife © 1 Febbraio 2013

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