REGIONALI 2013, SILVIO GHERARDI CANDIDATO CON LA LISTA CIVICA PER BONGIORNO PRESIDENTE

(naz.orl) E’ una candidatura pensata e voluta sulla scia del successo inatteso registrato alle elezioni Amministrative di primavera, quando Gherardi toccò il 22% delle preferenze. Il manager della Baxter Italia e consigliere comunale Silvio Gherardi è chiamato alla sfida delle Regionali del 24 e 25 febbraio: è lui il candidato della “Lista Civica per Bongiorno presidente”, terzo polo nell’agone elettorale per la Pisana. La conferma è arrivata nel pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa indetta dai vertici dell’Udc, presente a ranghi compatti con il segretario provinciale Michele Beccarini (a destra nella foto) e il presidente Marco Pasquali. Entro domani, inoltre, sarà indicato anche il nome del candidato reatino da inserire nel listino bloccato della Bongiorno. In platea, nella conferenza stampa ospitata dalla sala consiliare del Comune, anche il candiadato di Fli per le Regionali, Cesare Bruno. «Questa candidatura è in piena continuità con quella delle scorse elezioni comunali – ha esordito Gherardi – Rieti, in quell’occasione, ha perso una grande opportunità, non eleggendomi sindaco. Oggi noto le stesse problematiche di prima e una grande confusione. Mi sono messo a disposizione del progetto dell’Udc, credo che la candidatura alle Regionali sia migliore di quella per le Politiche, qui bisogna confrontarsi con il giudizio degli elettori. Penso di conoscere bene uno dei settori principali dell’attività regionale come quello della sanità». Settore sul quale non ha risparmiato una bordata all’ex commissario della sanità laziale, Enrico Bondi, uomo pur legato in direttissima all’ispiratore della nuova «cosa» centrista, il premier uscente Mario Monti: «Non importa, lo dico chiaramente: la ricetta Bondi non è la via giusta per la sanità laziale», ha chiosato Gherardi. Beccarini e Pasquali hanno spiegato i motivi di una candidatura che ha abbracciato la società civile: «Chi meglio di Silvio Gherardi può combattere per lo sviluppo del territorio e per la sanità?», si è chiesto Beccarini, alludendo all’attività di manager di una grande impresa e alla conoscenza del settore sanitario da parte di Gherardi. «Si è dimostrato affidabile – ha aggiunto Beccarini – molti pensavano che sarebbe fuggito dopo le elezioni amministrative e invece non successo». «Molti dei nostri erano disponibili a correre, a partire da Enzo Antonacci – ha spiegato Pasquali – ma abbiamo preferito aprirci alla società civile. Quella di Gherardi è una candidatura per il territorio, e non di carattere politico». Come a dire: il giudizio sull’operato di Monti conta poco, Gherardi è stato scelto per il proprio profilo e per la competenza che porta in dote. Se poi la scelta avrà anche pagato, lo diranno le urne.

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