LO SPORT CHE NON PIACE, INSULTI RAZZISTI AD UN GIOVANE RUGBISTA REATINO DI COLORE

(naz.orl) E’ successo stamattina, ad Anzio, nella partita di rugby under 20 tra gli Arieti ed il Pomezia: un giocatore reatino di colore, nato in Camerun, è stato oggetto di un insulto da parte di un avversario, a dieci minuti dalla fine del match, terminato peraltro con il successo degli Arieti per 24-14. “Un giocatore del Pomezia ha inveito contro un nostro giocatore – hanno raccontato dal club di viale Fassini – rivolgendosi a lui con l’appellativo “negro di m…”. L’arbitro Fioravanti non ha preso nessun provvedimento, dichiarando di non aver sentito gli epiteti, nonostante abbia chiaramente visto molti giocatori del Pomezia andare a rimproverare il proprio compagno di squadra. Il dirigente del Pomezia addetto all’arbitro ha dichiarato che saranno presi  provvedimenti disciplinari nei confronti del giocatore responsabile dell’insulto razzista, rimasto comunque in campo fino al termine della gara”. In segno di protesta, i dirigenti degli Arieti non hanno preso parte al terzo tempo. Il grave episodio di razzismo, secondo il club, “ha rovinato una giornata di sport con un’offesa tanto odiosa quanto lontana dallo spirito sportivo ed in particolare del rugby, fatto principalmente di rispetto”. Nei prossimi giorni si capirà se il Giudice Sportivo sanzionerà il giocatore per l’insulto. Secondo le prime ricostruzioni, pare che l’arbitro non si sia accorto dell’avvenuto durante la partita ma che sia stato informato dopo il match. Resta il dispiacere per un episodio di cui si sarebbe fatto volentieri a meno. Foto (archivio): Gianluca VANNICELLIAgenzia PRIMO PIANO © 13 Gennaio 2013

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