Pubblichiamo il comunicato stampa della Fim, Fiom, Uilm nazionali.
Si è tenuto il giorno 11/12 u.s., l’incontro tra i vertici europei della Schneider, le OO.SS. Italiane, i delegati italiani del CAE e i rappresentanti di IndustriAll (confederazione europea dei lavoratori dell’industria) Bart Samyn e Isabelle Barthès. L’incontro si e’ aperto con l’introduzione dei rappresentanti di IndustriAll che hanno richiamato quanto sta avvenendo in Italia rispetto agli stabilimenti di Guardamiglio e Rieti, chiedendo alla multinazionale se fossero vere le informazioni arrivate dalle organizzazioni sindacali italiane in riferimento alle modalità di comunicazione delle chiusure. I rappresentanti della multinazionale francese, dopo aver ribadito le scelte di carattere industriale, hanno riconosciuto nella sostanza che non tutto è stato fatto nel rispetto dell’accordo europeo sull’anticipazione del cambiamento. Come OO.SS. e delegati del CAE abbiamo a questo punto richiesto il rispetto sostanziale dell’accordo a partire dal fatto che prima di annunciare una chiusura è necessario analizzare tutti gli aspetti di carattere industriale e ricercare soluzioni alternative con la rappresentanza dei lavoratori. Per questo abbiamo invitato l’azienda a rivedere la posizione assunta e a prendere in considerazione una discussione di merito che preveda il confronto anche su piani alternativi presentati dai lavoratori, senza preconcetti o chiusure a priori. Ciò è per noi possibile sia per quanto riguarda lo stabilimento di Rieti, con la presentazione di un nostro progetto in grado di competere sul piano dei costi e degli standards di Schneider a livello mondo, sia per Guardamiglio, con soluzioni di carattere locale rispetto ai costi di stabilimento. Alla fine della riunione si è deciso quanto segue: il confronto riprenderà a livello italiano (a gennaio p.v.), con delegazioni di tecnici esperti di processi industriali, per esaminare soluzioni presentate dai lavoratori che saranno analizzate e confrontate con la multinazionale. Si apre quindi il confronto a livello nazionale per verificare soluzioni alternative a quelle presentate dall’azienda. Il Gruppo Schneider riconfermando le sue decisioni non ha voluto alimentare aspettative di modifica delle proprie strategie, ma il confronto che si apre non deve essere accademico, ma affrontare il merito delle scelte industriali e non precludere soluzioni alternative. IndustriAll si è dimostrata disponibile a riprendere il confronto a livello europeo qualora ci fossero ancora inadempienze sull’accordo e Fim-Fiom-Uilm si sono impegnate a richiedere l’attivazione del confronto a livello europeo se necessario. I coordinatori nazionali FIM-FIOM-UILM sono impegnati ha seguire e coordinare il confronto a livello nazionale e in sede di Ministero per lo Sviluppo Economico in base agli impegni sottoscritti nell’incontro ministeriale del dicembre scorso. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 11 Gennaio 2013