“CARO MATTEO, MI HANNO TOLTO IL VOTO, MA TU CONTINUA A LAVORARE”

Pubblichiamo una lettera giunta in redazione indirizzata al sindaco di Firenze e candidato alle scorse Primarie del centrosinistra, Matteo Renzi.

“Caro Matteo, mi permetto di darti del Tu, poiché siamo quasi coetanei. Sono una moglie e una mamma di un bambino di quattro anni e la mia famiglia non è solo la mia vita ma anche il mio lavoro che, per scelta e anche per necessità, svolgo a tempo pieno con grande fatica ma anche con grandi soddisfazioni. Ti sto scrivendo perché ho sempre avvertito il tuo carisma e la forza con cui dai voce alle tue idee, che sono anche le mie. Avrei voluto sostenerti in queste Primarie ma non ho potuto al primo turno, poiché ero con mio figlio malato e nel ballottaggio, pur avendo fatto richiesta, questa purtroppo non è stata accettata. Sono così ancora più delusa per l’esito delle Primarie e per la tua mancata vittoria, non che il mio semplice voto potesse cambiare le cose, ma da cittadina del centrosinistra mi sento egualmente responsabile per quel che sarà del nostro Paese. Non ho una grande cultura politica e credo che non tutti coloro che votano la abbiano. Ciò nonostante credevo che votare a queste Primarie fosse un diritto sacrosanto, ma così non è stato. Allora ho deciso di scrivere queste poche righe, nella speranza che Rieti Life le pubblichi, per dirti e dire a tutti come la penso: tu saresti potuto davvero essere il simbolo del cambiamento, la libertà che guida un popolo. Sento sempre dire che in Italia si dovrebbe lasciar spazio ai giovani, che i giovani siano la nostra unica e vera risorsa (come accade in molte altre parti del Mondo) che vanno ascoltati e che nei giovani si debba prospettare il futuro, allora mi chiedo, ma quanta ipocrisia c’è? Questo era un momento storicamente determinante per un cambiamento, perché non sostenere un giovane tenace con idee chiare e con energia come te? Credo quindi che non si abbia né il coraggio né la voglia di cambiare forse perché ci si è rassegnati al peggio! Essendo però una sognatrice “doc”  ho sostenuto ad esempio Simone Petrangeli, un sindaco giovane finalmente, credendo che fosse un segno di speranza per la mia città esteso a tutto il Paese, ma evidentemente non è stato così, visto che anche il “mio” sindaco ha appoggiato pubblicamente Bersani e non te, non riponendo la stessa fiducia che Rieti ha riposto in lui. Ti chiedo di continuare a lavorare non solo per la “tua” splendida Firenze ma anche per l’Italia che sarà dei nostri figli. Hanno definito il tuo discorso finale come anti politico, io l’ho trovato carico di umanità e lealtà come l’aver riconosciuto a chiare note la tua sconfitta, cosa che non tutti fanno e sanno fare. Forse i “vecchi” politici, e sottolineo vecchi non solo per un dato anagrafico, dovrebbero imparare qualcosa in merito anche all’umanità e alla sincerità, prerogativa di pochissimi.  Spero solo che mio figlio non debba scontare  in futuro  le scelte sbagliate di un popolo incapace di rinnovarsi  ed io farò il possibile per farlo vivere e crescere in un Paese dove ci sia spazio anche per lui ma se così non fosse spero di avere la forza di guidarlo altrove.  Credo e rafforzo la mia idea che il cambiamento non sia solo possibile ma necessario per dare agli italiani almeno un pò di speranza per darla soprattutto ai nostri figli. Berlusconi stavolta ha detto una cosa giusta, il Pd aveva una grande opportunità di cambiamento e, visto come sono andate le cose, ahimè, di Berlusconi ne sentiremo ancora parlare. Con stima, una tua sostenitrice.” Foto (archivio): Emiliano GRILLOTTI © 5 Dicembre 2012

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