COMUNE: PRECARI A CASA MA SI TRATTA ANCORA

(a.l.) Tutti a casa i circa 200 precari del Comune con i contratti in scadenza il 31 maggio. Ma tra sindaco e sindacato il confronto è aperto per una loro nuova chiamata in servizio – forse già da lunedì prossimo – seppure per un periodo di 40 giorni. Alla lunga riunione di ieri pomeriggio seguirà oggi la presentazione di un piano da parte di Simone Petrangeli che formalizzerà meglio i contenuti di una proposta discussa già ieri con Cgil, Cisl e Uil. In sostanza si va ad una sorta di stop and go che servirà all’amministrazione per vagliare le posizioni dei singoli lavoratori in relazione alla validità del contratto, alle necessità dell’ente e alla situazione personale di ciascuno. Da quanto si apprende, i primi contratti a saltare dovrebbero essere quelli fatti dalla Giunta Emili dopo il primo gennaio 2012 in quanto già bollati di irregolarità dai revisori dei conti. Ma l’azione di scrematura è solo all’inizio e non è esente da perplessità, di merito e di metodo. Un altro tentativo che verrà fatto è quello di operare una perequazione tra condizioni e retribuzioni dei lavoratori precari: per questo la posizione di ciascuno dovrebbe essere ridiscussa “ex novo” al momento di una nuova “chiamata” in Comune, fermo restando che sempre di chiamata diretta si tratta e non “filtrata” da una selezione pubblica. Parallelamente è iniziato il confronto del sindaco con i dirigenti per discutere del loro “contributo” al patto di solidarietà prospettato nei giorni scorsi per abbassare la soglia di spesa del personale così da consentire di mantenere almeno in parte i precari in servizio. La proposta non è stata rifiutata ma nemmeno accolta con slancio e spirito di condivisione: semplicemente, rispetto ai 55 mila euro di fondi 2011 per indennità di risultato, ci sarebbe la disponibilità a rinunciare al 50% dell’importo a carico del 2011, salvo incamerare il resto sull’indennità nel bilancio del 2012.  Foto: Emiliano GRILLOTTI © 1 Giugno  2012

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