“PENNA E CALAMAIO” DI MONICA PULITI

La sanità arranca, dibattendosi tra mille problemi, la maggior parte dei quali riconducibili a un solo fattore: la carenza di personale, che ha ormai raggiunto il livello di guardia. Chi sperava che le recenti amministrative potessero quantomeno mettere un po’ di benzina nella rallentata macchina sanitaria attraverso un’iniezione di nuove risorse umane da parte della Regione è rimato deluso: da Roma non è arrivato niente di niente, mentre si parla di nuove strette ai cordoni della borsa. Imprigionato nella morsa del piano di rientro dal deficit, il direttore generale della Asl – che, non bastasse la situazione difficile nella quale è tenuto ad operare, è stato anche raggiunto dall’anatema scagliatogli addosso dalla presidente Polverini in visita al de’ Lellis alla vigilia del ballottaggio, che ha scaricato ogni responsabilità riguardo i nodi del sistema sanitario locale sulle spalle del dg – non può che utilizzare al meglio, per quanto ciò sia possibile, la coperta corta con cui garantire i livelli essenziali di assistenza. Accorpando per esempio i reparti chirurgici, operazione che porta al risparmio di qualche unità infermieristica ma crea un gran caos organizzativo e gestionale, specie tra il personale alle prese con nuove competenze. Intanto si avvicina il periodo delle ferie e perciò dell’assottigliamento ulteriore dell’organico: a metà giugno, per cominciare, partorire al de’ Lellis sarà un “rischio” non potendo più l’Azienda sanitaria garantire le condizioni di sicurezza necessarie. Poi, in estate, si vedrà il resto. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 24 Maggio 2012

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