“BELLEZZE DELLA PROVINCIA”, RIETI : CHIESA E CHIOSTRO DI SAN DOMENICO

La chiesa di San Domenico fu eretta dall’Ordine dei Predicatori fra il 1263 ed il 1294 . San Domenico fu per secoli la più bella e prestigiosa delle chiese reatine, seconda per ampiezza e per pregio artistico solo alla cattedrale di Santa Maria.  Con l’Unità  d’Italia i padri domenicani furono cacciati dalla città e lo Stato incamerò San Domenico che diventò una  caserma militare, mentre le chiesa fu ridotta a stalla e poi ancora a segheria. La chiesa fu saccheggiata e profanata: numerose delle splendide opere che documentano la fioritura artistica promossa dall’Ordine dei Predicatori scamparono alla dispersione trovando custodia presso il Museo Civico e presso gli edifici della Curia.  Fino all’8 giugno del 1994,  quando il comune di Rieti, su richiesta del Vescovo  Delio Lucarelli, decise di restituire la chiesa al culto, in occasione del grande Giubileo del 2000 venne restaurata. Il tetto è stato ricostruito su venti capriate in legno e il campanile del 1642 è stato consolidato. La Chiesa è stata celebrata nel 1999.  La struttura esterna è semplice con cubi di travertino che formano i prospetti. Nella facciata principale è inserito il portale maggiore in legno e sulla sommità della porta si apre un arco a tutto sesto con un timpano, mentre due finestre si trovano ai fianchi. L’antico rosone è stato sostituito da una grande finestra. Lo spazio interno della Chiesa è a navata unica. L’abbandono prolungato negli anni non ha permesso di conservare le opere e gli affreschi. Le pareti, infatti, sono dominate dall’intonaco bianco, ma in certi punti si possono vedere le pitture originali. Nell’interno spicca il grandioso organo Dom Bedos-Roubo che risale al 1760, uno dei più grandi d’europa. Foto (archivio): RietiLife 18 Maggio 2012

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