PER FAVORE LASCIAMO DA PARTE LA CHIESA !

Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera inviata in redazione da un nostro lettore.

Per favore lasciamo da parte la Chiesa! E’ sempre stato così nella storia del nostro Paese! Il bacino di potenziali voti provenienti dal mondo definito “cattolico” (anche se vorrei proprio vedere quanto di cattolico c’è in tanti politici nazionali e locali che si riempiono la bocca dei principi della Chiesa) ha sempre fatto gola: era così ai tempi della DC, continua ad esserlo oggi. La differenza, però, è abissale: all’epoca in Italia si viveva decisamente meglio, la ricchezza circolante era ben maggiore, a Rieti fioriva il nucleo industriale oggi poco più di un desolante derelitto. Oggi si vive, in Italia come a Rieti, una crisi generale, diffusa, disarmante. Se ne rendono conto i nostri politici? O sanno ma fingono di non sapere? Ci sono realmente famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, pensionati che contano anche il centesimo per paura di non farcela, giovani che non possono accedere al credito e, magari, sposarsi, non potendo offrire garanzie per ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa; il lavoro, a tutti i livelli, scarseggia; c’è crisi di liquidità; addirittura si sta assistendo sempre più spesso a suicidi da parte di imprenditori in crisi. E’ un dato nazionale oggettivo quello indicato che, ahimè, a Rieti è ancora più marcato. Ed i politici (soprattutto alcuni) che fanno? Invece di calarsi nella cruda realtà che la maggioranza della popolazione vive, tirano per la giacchetta la Chiesa, il mondo cattolico, i sani principi della famiglia se non ancora peggio, evocano insidie di possibili gay pride o altro. Lo fanno (e sappiamo chi, sia a livello nazionale che locale) solo e soltanto per una ragione: attrarre i voti del mondo cattolico. Ci facciano il piacere, però, lascino da parte la Chiesa! Oggi, più che mai, non possono contare certe ideologie che, tra l’altro, stanno al confine con la demagogia. Oggi deve valere la concretezza, il sapere capire ed affrontare i problemi della gente. Lasciamo da parte, allora, la Chiesa, l’ideologia, il richiamo a certi valori sacri che nessuno, credo, vuole minare né in Italia né a Rieti. Tuteliamo le ragioni di tutti: dalle aziende in crisi, agli operai in cassa integrazione, dai bambini ai pensionati. A Rieti, in particolare, lo scorso 1 maggio abbiamo visto accendersi i riflettori nazionali con il raduno della triplice sindacale che ha preso la nostra città a simbolo della crisi economica: questo è il dato che conta, il resto lasciamolo da parte! Nella nostra città domenica e lunedì prossimi scegliamo il futuro sindaco senza lasciarci condizionare da altro se non dalla capacità di uno dei due candidati sfidanti al ballottaggio di essere il sindaco di tutti, tra la gente e per la gente. Lasciamo da parte la Chiesa, lasciamo da parte sterili battute sue black block, sui gay pride o altro. Diamo una “scossa” alla nostra città, facciamolo al di là di ogni preconcetto e paura!! Io lo farò senza temere di andare al di là della mia ideologia, dando fiducia a chi, ne sono sicuro, per umiltà, concretezza e passione che mette nella politica, saprà essere il sindaco di tutti, tra la gente e per la gente. E per favore: non diciamo che siamo tutti diventati atei ed anarchici!!! Chi lo dice sa di mentire facendo leva su una demagogia di bassa lega. Lo ripeto: per favore lasciamo da parte la Chiesa! Marco MORELLI. Foto: Itzel COSENTINO / Agenzia PRIMO PIANO © 16 Maggio 2012

Print Friendly, PDF & Email