ELEZIONI, PAROLA ALLA STAMPA

Luigi Spaghetti – Redattore del “Corriere di Rieti”.

Sette candidati per una poltrona. Tanti sono gli aspiranti sindaco ma uno soltanto siederà sullo scranno più ambito di Palazzo di Città. Antonio Emili, Paola Cuzzocrea, Silvio Gherardi, Domenico Mareri, Alessio Angelucci, Antonio Perelli e Simone Petrangeli sono pronti ad affrontare le urne, ad accettare il giudizio del popolo sovrano. La campagna elettorale non ha offerto grossi sussulti e neanche i big della politica nazionale arrivati a Rieti a sostenere i loro candidati di partito o di coalizione sembrano aver trasmesso emozioni o, di più, convinto i più scettici. Gli stessi candidati reatini hanno illustrato programmi e idee all’insegna dei soliti proclami basati su innovazione, trasparenza, sviluppo, rigore e rilancio di un territorio messo in ginocchio dalla crisi. Le solite belle parole e buoni propositi. Però una riflessione va fatta. Mai come adesso il centrosinistra, e quindi il candidato Simone Petrangeli, si sente così vicino alla vittoria così come il Pdl del candidato Antonio Perelli sa di rischiare la sconfitta dopo venti anni di governo della città. La partita si giocherà probabilmente fino all’ultimo voto anche se a decidere le sorti dei due candidati sarà anche la capacità di aver saputo ricucire quegli strappi provocati dall’esito delle primarie che ha avuto inevitabili ripercussioni sugli equilibri interni dei partiti e delle coalizioni stesse. Il centrosinistra, almeno all’apparenza, si presenta al giudizio degli elettori compatto nel sostenere la candidatura di Petrangeli (che piace non solo al popolo della sinistra) a differenza del Pdl lacerato da lotte intestine tra le varie anime del partito che si sono acuite con la vittoria di Perelli mal digerita dai competitor sconfitti (Chicco Costini e Carmine Rinaldi)  pronti a dirottare voti e consensi altrove ma anche strizzare l’occhiolino a Silvio Gherardi altro candidato forte espressione (ma non solo) del Terzo Polo e autentico ago della bilancia di questa tornata elettorale soprattutto in previsione di un possibile ballottaggio. Ma al di là di pronostici, proclami e belle intenzioni l’ultima parola sarà come sempre degli elettorali, della loro voglia di cambiare identità politica alla città o di andare avanti nel segno della continuità. Foto: RietiLife © 4 Maggio 2012

 

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