NEL SANTUARIO DELLA MARTIRE IN CERCA DI SEGNI E GUARIGIONI

(a.l.) La Curia diocesana non si è ancora pronunciata sui fatti di Sant’Anatolia: informato dal parroco don Sergio, il vescovo Lucarelli ha annunciato una visita al santuario per rendersi conto dell’accaduto ma a tutt’oggi nessuno da Rieti è venuto a vedere quello che sta accadendo in quest’ultimo lembo di Cicolano. Il culto per la santa quassù è sempre stato forte: è qui che è stata martirizzata nel 251 ed è qui che su una prima, splendida cappellina di metà Quattrocento è stato eretto un santuario da sempre meta di visite di fedeli e pellegrini, che da Anatolia implorano soprattutto guarigioni. Nel 2004 il tempio si è arricchito con la riscoperta di un’antica Madonna con bambino, murata nel ‘500 per un seno scoperto con cui allattava Gesù. Gli affreschi della cappellina e la stele che vi è custodita con l’immagine di Sant’Anatolia già da soli giustificherebbero il viaggio. Ma ora che la statua “sembra che pianga” le visite si sono intensificate. E anche le suppliche. Foto: Cristian COSTANZI  © 30 Aprile 2012

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