ACQUA REATINA, FINALMENTE ROMA PAGA

(a.l.) La conferenza dei sindaci della provincia romana (Ato2) convocata oggi dal presidente Nicola Zingaretti ha riconosciuto formalmente ai reatini (riuniti nell’Ato 3) il diritto ad un ristoro economico per le servitù derivanti dalla sorgente del Peschiera. La conferenza dell’Ato 2 ha infatti approvato la bozza di convenzione che l’Ato reatino votò a fine 2006 e la Giunta Regionale deliberò nel 2007 che prevedeva un indennizzo per la fornitura dell’acqua a Roma fissato, all’epoca, nella misura di 25 milioni di euro quale una tantum per il pregresso e una quota annuale di 8 milioni di euro per 30 anni, tanti quanti sarebbe dovuta durare la nuova concessione per lo sfruttamento del Peschiera. Nella bozza votata oggi dai sindaci romani però queste cifre non compaiono: c’è però il riconoscimento del diritto maturato dall’Ato 3. Toccherà ora alla Regione completare la delibera impostata nel 2007 con le cifre che riterrà più opportune, fermo restando che rispetto al quadro economico del 2007 la parte reatina mirava ad una revisione al rialzo e quella romana al ribasso.  “Per Rieti è una bella giornata – dice il presidente della Provincia Fabio Melilli, che da coordinatore in pectore dell’Ato 3 ha portato avanti questi lunghi anni di trattativa con Roma – quello di oggi è un passaggio politico importante sul quale ha pesato la diffida che facemmo lo scorso anno contro l’Ato 2 per spingerlo ad una decisione. Allo stesso modo adesso incalzeremo la Regione perché adotti la delibera il prima possibile”. “Dopo anni di attesa e incertezza in materia, i diritti per l’indennizzo derivanti dalle servitù per le sorgenti del Peschiera della provincia di Rieti sono stati finalmente riconosciuti e questo anche grazie al lavoro svolto dai presidenti della Provincia di Roma, Zingaretti, e di Rieti Melilli – ha dichiarato il consigliere regionale del Pd Mario Perilli – La palla passa ora in mano alla Regione Lazio e la speranza è che l’ente possa definire, in tempi brevissimi, modi e tempi dell’assegnazione delle risorse economiche che, se proporzionate alla reale  servitù in oggetto, porteranno un’importante boccata d’ossigeno all’intero territorio che potrà essere ripensato a partire dalla sua tutela, dal suo sviluppo dalle sue potenzialità grazie alle risorse aggiuntive attese ormai da decenni”. Foto: Emiliano GRILLOTTI © 17 Aprile 2012

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