RAPINARONO E SEQUESTRARONO ANZIANO, ARRESTATO IL TERZO COMPLICE

Questa mattina, nel quartiere Aventino della Capitale, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Rieti, in collaborazione con i colleghi dei Nuclei Operativi di Rieti e Poggio Mirteto, hanno localizzato ed arrestato il terzo complice, che la sera del 31 marzo u.s., era riuscito a fuggire dopo la violenta rapina ai danni del pensionato P.V. di Poggio Moiano. Si tratta di S. T., nato in Romania dell’88, nullafacente, pregiudicato. Era la tarda serata del 31 marzo u.s., si ricorda, quando due malviventi fecero irruzione nella casa di un pensonato abitante in Poggio Moiano e dopo averlo picchiato selvaggiamente e sequestrato, legando i polsi con del filo di ferro, mettevano a soqquadro tutta la casa. Circa 300 euro, qualche monile in oro e due telefoni cellulari, il misero bottino e subito la fuga. A dare l’allarme al 112, la badante del povero anziano, una donna romena, che raccontava di essere stata picchiata e di aver capito che i due autori fossero suoi connazionali. Sebbene a volto scoperto, avendo agito al buio, non venivano forniti particolari per l’identificazione, se non il mezzo di fuga, probabilmente degli scooter. Immediate le ricerche attivate dalla locale Stazione dei Carabinieri, attraverso la Centrale operativa provinciale, che predispose immediati posti di blocco nei punti nevralgici che costituiscono le vie di fuga dal circondario reatino. Una gazzella della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, intercettò i due motociclisti sulla salaria, altezza Osteria Nuova e dopo un breve inseguimento riuscì a bloccarne uno, mentre l’altro riusciva ad allontanarsi, per poi abbandonare lo scooter e continuare la fuga a piedi, facendo perdere le proprie tracce. Le due moto risultarono oggetto di furto. Indosso al giovane bloccato, P. M., classe 1990, fu rinvenuta la refurtiva e anche del filo di ferro, lo stesso utilizzato per legare i polsi della vittima. Durante le prime indagini emersero anche dei contatti telefonici tra il predetto e la badante del malcapitato, S. C., classe 1971. Per questo anche la predetta  venne tratta in arresto.  Dopo di che gli investigatori hanno avviato, senza sosta, le ricerche del terzo complice fuggitivo, riuscito a fuggire a bordo di una delle due moto risultate rubate. E’ proprio da quella motocicletta che sono stati raccolti indizi che, supportati da concordanti elementi emersi da intercettazioni, hanno permesso di chiudere il cerchio e sostenere l’accusa di concorso in rapina aggravata, a carico di S. T.. Nella moto, infatti, si rinveniva una bottiglia di Coca-Cola di una sotto marca, la stessa di un centro commerciale ubicato a Poggio Moiano. Le telecamere interne dell’esercizio hanno definitivamente incastrato il soggetto, mentre acquistava proprio quella bevanda. Ora, sono al lavoro gli specialisti del Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Roma, per analizzare gli elementi raccolti sulla scena del crimine. Per ora, a carico di S. T., è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. reatino, dott. SAULINO, su richiesta del Pubblico Ministero titolare dell’indagine, dott. Stefano Opilio. “Si è trattata di un’operazione “lampo” gestita in sinergia con le varie articolazioni operative del Comando Provinciale, quotidianamente impegnate per prevenire e contrastare ogni forma di criminalità nell’intera provincia”, così ha commentato il Comandante, Colonnello Gianni Massimo Cuneo. Foto: Itzel COSENTINO / Agenzia PRIMOPIANO © 11 Aprile 2012

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