“PENNA E CALAMAIO” DI MONICA PULITI

Nuova stretta sulla sanità reatina

2012 di lacrime e sangue. I reatini, già fortemente appesantiti da tasse che li vedono primi contribuenti in tutta Italia – a fronte di un tasso di disoccupazione in costante aumento -, dovranno fare i conti, anche nell’anno che si è appena aperto, con una sanità che, stretta nella potente morsa del piano di rientro dal deficit, sarà sempre meno “disponibile” a elargire servizi ai cittadini.  Dopo l’annus horribilis che si è appena concluso, caratterizzato, tra l’altro, dalla chiusura (sul famigerato decreto commissariale numero 80 si parla di riconversione, ma la sostanza cambia poco) degli ospedali di Magliano Sabina e Amatrice, la parola d’ordine sarà quest’anno “riorganizzazione”, che sempre con “ri” comincia e che non lascia presagire nulla di buono. Dovendo, infatti, la sanità fare i conti con sempre meno personale (blocchi delle assunzioni e del turn over proseguiranno ancora, con l’aggravante, quest’anno, che la Asl non potrà sostituire neppure chi si ammala o si mette in gravidanza, pena la segnalazione alla corte dei conti), riorganizzazione si tradurrà in accorpamento dei servizi, i reparti ospedalieri per esempio. E si teme pure una nuova stretta sui ticket, dopo quella annunciata dal governo  Monti sull’Irpef, e un abbassamento dei livelli essenziali di assistenza (Lea, quelli sotto i quali, per Legge, non si può andare), con la previsione di meno prestazioni e perciò meno spesa. Tutto questo mentre continuano ad allungarsi le liste d’attesa, che accrescono il divario tra chi “deve” necessariamente aspettare e chi può permettersi di trovare una strada più breve. Foto: Giovanni LOVRI © 5 Gennaio 2012

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