“ALLEGRO MA NON TROPPO” DI ALESSANDRA LANCIA

I QUATTRO DELL’AVE MARIA  –

Aspettando il voto vero, quello di primavera sul nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale, il popolo del centro sinistra può scatenarsi con le primarie: trionfo della partecipazione o fatica sprecata che siano, sono, saranno una bella palestra per i quattro candidati in campo per farsi le ossa e il fiato per la “scalata” al Comune. Di Gabriele Bizzoca, Anna Maria Massimi, Simone Petrangeli e Franco Simeoni (in rigoroso ordine alfabetico, ok?  Perché li sappiamo un po’ suscettibili) conosciamo le facce, forse anche le storie personali ma non ne conosciamo ancora i programmi. Dunque, chi li vota oggi qui su Rietilife o in altri sondaggi on line, lo può fare solo per quello che sono stati fino ad ora o per quello che possono rappresentare nell’immaginario collettivo (ammesso che Rieti ne sia dotata). Gabriele Bizzoca è il “giovane” della compagnia, uno studente a lungo impegnato ad opporre un po’ di sinistra alla destra che per anni ha dilagato indisturbata (anche) nelle scuole cittadine. Anna Maria Massimi è la “donna”, insegnante e dirigente scolastica prima prestata alla politica poi presa dalla politica al punto di incaponirsi a cercare di mettere insieme il centro sinistra cittadino programmando la riconquista del Comune dopo il quasi ventennio del centro destra. Simone Petrangeli è l’altro “giovane” di sinistra, ma con già dieci anni di consiglio comunale sulle spalle: ieri con Bertinotti, oggi con Vendola, vagheggia una stagione rossoverde per Rieti. Franco Simeoni è il “moderato” del gruppo, torna da Roma dopo dieci anni passati alla guida della Cisl regionale spinto dal sindacato e appoggiato dai consiglieri comunali di Pd, Idv e Rieti viva col compito di catalizzare i consensi dei moderati sul centro sinistra. Si voterà il 22 gennaio, la campagna elettorale non è ancora formalmente cominciata e quindi non sappiamo ancora come si svilupperà. Dalle parole d’ordine e dai movimenti sulla scena si capirà se stavolta l’avversario da battere sarà per davvero il centro destra o se la battaglia per le comunali si trasformerà nella solita guerriglia interna per ristabilire o mutare ordini e gerarchie in seno al centro sinistra. Qualora davvero il problema fossero le condizioni disastrate in cui versa il Comune, i candidati potrebbero cominciare sin da adesso a dirci come pensano di risanare il bilancio, come governare quel moloch che sono diventati i servizi sociali, come ripensare l’urbanistica delle casette a schiera, come raccogliere e smaltire i rifiuti in maniera più rispettosa dell’ambiente e delle tasche dei contribuenti, come fare del centro storico il salotto buono della città senza dimenticare le periferie, come circolare e parcheggiare senza incartarsi in una città che ha più auto che abitanti. Cose concrete, insomma, che ci facciano capire sin da adesso se quella che preparano per la città è soltanto un cambio della guardia o se ci si possa aspettare qualcos’altro in quanto a stile, metodi e obiettivi dell’amministrazione. In queste settimane in Italia è per davvero cambiato il mondo. Chissà a Rieti. Foto: RietiLife.it © 12 Dicembre 2011

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