THE DAY AFTER DI FRANCO MONTORRO

Una volta si definivano squadre materasso, ma il manuale del giornalista ovvio è pieno di definizioni da evitare per chiamare l’ultima in classifica usando luoghi comuni. Giugliano è quello che è e che si è visto in campo: una squadra che come urlava il suo allenatore negli spogliatoi, all’intervallo, non ha giocato a pallacanestro. Il confine fra il non sapere e il non potere giocare a basket è incerto, noi intanto salutiamo con simpatia una squadra che a perso largamente ma in maniera silenziosa. Ovvero subendo a capo chino, attaccando a testa bassa, senza lamentele querule che nello sport italiano sono purtroppo diffuse ad ogni livello. Ma soprattutto fra chi non è di livello. E questa Tecfi non lo è, al momento, per la DNB. Se è solo per una nottata che ha da passare, vedremo. Certo, alcune cifre dello scout sono impietose, vedi lo 0/10 da 3 e le 21 palle perse, mentre bandiera bianca non è stata sventolata a rimbalzo: 41, 4 in più della Sebastiani. Attenzione, le cifre vanno sempre interpretate, particolarmente alla voce rimbalzi offensivi, perché più una squadra tira bene e minori sono come è ovvio le possibilità di conquistare un rimbalzo. Come va capita nel suo complesso una gara che presto si è declassata ad allenamento e che dunque necessita di molte tare nell’esprimere sia i giudizi complessivi che quelli sui singoli. Ed allora, fatte le doverose precisazioni sul valore degli avversari, ecco le considerazioni generali sulla Sebastiani. 26, 27, 24 e 19 i punti segnati in ogni quarto; 14, 12, 11 e 15 quelli subìti. 60 punti dal quintetto, 36 dagli altri cinque. Almeno otto contropiede. Percentuale da 2 altissima nel primo quarto (80%) ma deficitaria da 3 negli stessi dieci minuti, con 0/4; poi raddrizzata in un 50% di media negli altri tre. Dei rimbalzi si è detto, però va aggiunto che 17 del totale giuglianese sono arrivati nell’ultimo quarto, quando Rieti ha giocato anche senza centro, con Bagnoli fuori per scelta tecnica e Vian out per falli. Dieci giocatori a canestro, cinque di loro in doppia cifra. Qualche parola sui singoli, adesso. Busca ha smazzolato cinque assist e amministrato bene la gara all’inizio, nel momento del break. Poi si è accomodato in panchina a godersi la gara da spettatore aggiunto. Zanatta ha fatto il suo esordio in prima squadra cercando il canestro con fiducia, era ovviamente il più spaesato di tutti. Vian non ha ripetuto il partitone con Bernalda, anche penalizzato da un arbitraggio più che sufficiente in generale ma un po’ penalizzante nei suoi confronti. Ha fatto legna e l’ha messa in cascina. Levorato era in pratica anche lui all’esordio e il mattoncino l’ha messo a rimbalzo, ad esempio. Bagnoli ha viaggiato ai suoi livelli di solita doppia doppia e non fa più notizia, ormai. Gallea ha ballato un bel rock&roll cestistico fatto di contropiede, entrate, difesa. Lepre ha giocato 15 minuti di ritmo. A volte è andato fuori giri, altre ha tenuto bene il campo, diventando però in breve il beniamino dei tifosi amarantoceleste. Laudoni è entrato in quintetto lavorando bene e concedendosi il lusso e lo spettacolo di un paio di azioni ficcanti a distanza ravvicinata dal canestro. Sottana: killer instinct, al solito. Con 6/7 dal campo, una sicurezza. Rossi ha ritrovato molta della confidenza smarrita con il canestro, riproponendosi come punto di riferimento soprattutto in area. Ultima nota: Pugi: distrazione muscolare, come evidenziato da un’ecografia che ha escluso guai maggiori. Diciamo, con prudenza, uno stop minimo di due settimane. Che lo esclude dalla trasferta di Campobasso, ma che lascia speranza per il rientro dopo lo stop, nella gara con Agrigento. Ultima nota, assai personale. Penso che per quell’incontro il PalaSojourner registrerà un affluenza stagionale record, ma non mi affannerò a documentarla. Anche perché contare gli spettatori nell’impianto reatino non è, come ha sostenuto qualcuno, divertimento: Semmai, curiosità. Chiedo scusa se ho l’ambizione di metterla in rima con professionalità. Solo mie, sia chiaro. Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 28 Ottobre 2011

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