Mancini (Nuovo Sindacato Carabinieri): “Interceptor, vorrei delle risposte”

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Gianluca Mancini, del nuovo sindacato Carabinieri.

Voglio richiamare l’attenzione e quella dei gentili lettori in merito al sistema denominato INTERCEPTOR. Il Sistema INTERCEPTOR è un applicativo creato da un Sottufficiale dell’Arma Dei Carabinieri, ora in quiescenza, che per tutta la sua carriera ha prestato servizio in nuclei investigativi e in reparti dove si svolge attività di Polizia Giudiziaria, quei reparti dove si svolgono indagini inerenti al traffico di Stupefacenti, reati contro la persona ed il patrimonio, ricerca di catturandi, dove si combatte la criminalità comune e quella organizzata.

Il Luogotenente Carica Speciale, ha ideato questo strumento di indagine, ovvero un software in grado di elaborare, incrociare e geolocalizzare il traffico dei tabulati telefonici, molto utile, anzi indispensabile su indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria, si Pensi al traffico di Stupefacenti, al traffico di armi, atla pedofilia, alla cattura di un latitante, oltre all’indagine di metodologia classica si ha bisogna di quella tecnica e scientifica, addirittura con l’utilizzo di entrambi si arriva ad ottenere risultati validi ovvero vere fonti di prova da utilizzare in dibattimento per supportare l’impianto accusatorio.

INTERCEPTOR è stato costantemente gestito, aggiornato dall’ideatore, nel tempo libero, con passione e dedizione, animato da spirito di Sicurezza e Giustizia.

Nel Corso degli Anni, il Software in questione è stato concesso e viene tutt’ora concesso a TITOLO

GRATUITO a tutti gli organi di Polizia Giudiziaria che ne fanno richiesta, è stato autorizzato dalla Procura della Repubblica di Roma e viene utilizzato da diversi reparti delle altre Forze di Polizia, fino a pochi mesi orsono, veniva utilizzato anche dai reparti Arma.

Da pochi mesi Il Comando Generale dell’Arma Dei Carabinieri ha impedito gli aggiornamenti del Sito in questione, inserito dentro la rete Arma e successivamente ha disattivato il sistema impedendone l’accesso, i colleghi stessi con disagio, alcuni, vengono indirizzati agli atri Comandi Di Polizia Locale e Uffici della Polizia Di Stato per utilizzare il Sistema INTERCEPTOR senza costi.

Voglio Precisare che l’acquisto di tali licenze viene fatto da parte dei vertici degli uffici telematici delle Forze di Polizia per cifre che ammontano a circa 10.000,00 Euro L’anno per ogni singola licenza oppure un noleggio da parte delle Procure su Richiesta della Polizia Giudiziaria di analogo software che le società Private mettono a disposizione per ogni singolo procedimento penale, che ammonta, iva compresa per il primo giorno ad Euro 300,00 e 50,00 Euro per i giorni a seguire.

Il Sottufficiale in questione vuole donare l’applicativo a TITOLO GRATUITO e ne vuole Garantire l’aggiornamento a vita ma sorpresa IL COMANDO GENERALE DEI CARABINIERI RISPONDE CON UN NO SECCO… come riferito dal fondatore… adducendo che il Sistema non è sicuro

NON E’ SICURO!!!!? ??? Ma se è stato utilizzato dalla stessa amministrazione, viene utilizzato dalla Polizia di Stato, dalla Polizia Locale, dalle Procure della Repubblica… a TITOLO GRATUITO… un eccellente Amministrazione dello Stato Come L’Arma Dei Carabinieri, in un’ottica di contenimento delle spese (Spending Review) deve acquisire questo prodotto a titolo gratuito invece di pagare società Private per il noleggio di apparati similari… viene da porsi tante domande Perché tutto ciò? Ogni Amministrazione dello Stato deve rendere conto alla Corte dei Conti, organo Supremo di Magistratura contabile…

Ad oggi gradirei come cittadino e come dirigente sindacale, una risposta.

Foto: RietiLife ©

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