Così è la messa ai tempi del coronavirus. E il vescovo celebra con guanti e mascherina | FOTO

Foto: Francesco PATACCHIOLA © Cantalice

(ch.di.) La prima messa è infrasettimanale, la prima domenicale sarà il 24 per celebrare l’Ascensione. Guanti per il celebrante, fedeli distanziati, mascherine, sanificazione dopo la funzione. Con le riaperture, tornano anche le funzioni religiose. Mentre cresime e comunioni slittano al’autunno o addirittura alla prossima primavera, e in tanti hanno già spostato il matrimonio, le celebrazioni feriali e festive, grazie all’accordo Cei-Governo, sono tornate oggi. Rispettano regole ferree, così come ricordato anche dalla Chiesa di Rieti e dal vescovo Domenico Pompili (leggi).

Tra le prime messe celebrate oggi c’è quella dedicata a San Felice, nella ricorrenza del santo patrono di Cantalice, nella Chiesa di San Felice da Cantalice. I fedeli, muniti di mascherina, hanno assistito alla liturgia officiata dal vescovo Pompili. Per Monsignore, guanti blu è mascherina. La comunione è stata distribuita sulle mani ai fedeli (anche loro con la mascherina, tolta solo per ricevere il Corpo di Cristo) e dopo la celebrazione banchi e arredi sacri sono stati disinfettati. Rituale a cui dovremo abituarci d’ora in poi, anche in un momento di alta spiritualità.

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