Coronavirus, che fine fa il campionato di C? Intanto Curci respira: pagamenti slittati di un mese

(ma.dio.) C’è sempre di più il rischio che alla fine i calciatori non torneranno a calpestare il terreno di gioco. Il coronavirus non fa prigionieri neanche nel mondo del calcio, con i casi di Daniele Rugani della Juventus, Manolo Gabbiadini della Sampdoria e ance tre giocatori del Leicester in Premier League. Dalla A, fino all’Inghilterra, finendo alla C. Si perché anche il terzo campionato d’Italia visto tutto quello che sta accadendo potrebbe avere ripercussioni negative: in questo caso anche il Rieti. Tutti i giocatori della squadra amarantoceleste sono rimasti in città, anche per la paura di non poter ritornare se avessero deciso di spostarsi per tornare nelle proprie case. Tutti attendono il prossimo Consiglio Federale (ci sarà il 23 marzo) per capire il futuro del calcio italiano.

STOP – Ieri pomeriggio la società reatina ha reso ufficiale lo stop degli allenamenti (leggi) fino al 20 marzo, con l’auspicio che il gruppo possa tornare insieme dal 21 in poi. Nella riunione che mister Caneo ha avuto mercoledì sera con il suo staff, ha messo a punto una piccola preparazione fisica che i suoi giocatori dovranno fare a 5 giorni dalla ripresa degli allenamenti, sempre se ci saranno.

PAGAMENTI – Intanto la prossima settimana ci sarà la scadenza per i pagamenti del bimestre gennaio-febbraio: circa 150mila euro che usciranno dalle casse della società amarantoceleste per pagare staff e giocatori. Il 16, ovvero lunedì prossimo, la proprietà rispetterà i pagamenti, ma solo gli stipendi senza pagare irpef e contributi. Una sorta di agevolazione che la lega ha voluto dare a tutti i club in questo momento complicato che sta vivendo tutto il settore calcistico.

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email