Uil, parla Paolucci: “Da Avr ritardi inaccettabili”

“C’è una vertenza che stiamo seguendo da mesi. E che sta generando innumerevoli disagi ai lavoratori e le lavoratrici della Avr Group, l’azienda che svolge servizi ambientali in molti Comuni della Sabina. Ci sono uomini e donne che da ottobre non percepiscono gli stipendi, che ogni giorno escono di casa per andare a lavorare e che ogni giorno tornano a casa sapendo che non saranno pagati”. Lo dice Alberto Paolucci, Segretario generale della Uil di Rieti e attualmente responsabile della Uil Trasporti di Rieti e della Sabina romana.

“Quanto sta accadendo è inaccettabile – aggiunge Paolucci che attualmente si sta occupando delle vertenze relative alle aziende di competenza della Uil Trasporti Rieti e Sabina romana – le stagioni si alternano, le mensilità non percepite si accumulano. Tutto accade nonostante l’azienda si è impegnata a saldare i pagamenti e a ripristinare le necessarie cadenze mensili. Ad oggi però riscontriamo soltanto parole vuote e impegni non rispettati”.

“Occorre imprimere una svolta a questa vicenda che sta diventando surreale – dice l’esponente della Uil di Rieti – perché è surreale lavorare per poi non essere pagati con regolarità. In questo scenario anche la tredicesima è a rischio e le imminenti festività per i lavoratori e le lavoratrici di Avr Group potrebbero trasformarsi in giorni amari”.

“Tutto ciò va evitato – conclude Paolucci – Abbiamo chiesto ad Avr un incontro  affinché i continui slittamenti delle retribuzioni vengano definitivamente risolti, così come l’applicazione del contratto nazionale di riferimento e l’organizzazione del lavoro. Stesso incontro abbiamo chiesto al Comune di Fara Sabina e lo abbiamo già reclamato a quello di Moricone. Anche i Comuni infatti hanno le carte giuste per risolvere questa vertenza. Possono farlo in due modi: pagando in solido gli stipendi arretrati. Oppure rimuovendo l’azienda che si occupa di igiene ambientale per sostituirla con un’altra che assicuri in primo luogo la continuità lavorativa a chi oggi è alle dipendenze di Avr. E che poi rispetti i propri lavoratori pagandoli con regolarità, perché di lavoro si vive”.

Foto: UIL ©

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