Così “Le magnifiche terre di centro” licenziano la sfiducia nelle zone del sisma

Un folto pubblico, attento e appassionato, ha seguito nella cornice della “Sala della Regina” di Palazzo Montecitorio a Roma, mercoledì 9 u.s., la presentazione del libro di Adriana Pierini Amatrice il profumo della sua terra e del progetto “Le magnifiche Terre di Centro” dell’associazione Laga Insieme onlus di Amatrice e Accumoli e Appennino solidale.

Sul palco si sono succeduti gli interventi di parlamentari, sindaci delle regioni coinvolte, esponenti di enti e associazioni e rappresentanti di realtà produttive delle zone appenniniche; tutti hanno sottolineato la novità e, per certi aspetti, l’unicità del progetto, a partire dalla sua idea di fondo: quella di mutualità e di collaborazione intercomunale, al servizio di una visione territoriale unitaria e integrata. Lo “sconfinamento” è la parola chiave usata da Armando Nanni per invitare a superare localismi e campanilismi in nome di nuove e più stimolanti opportunità: un’autentica sfida, quella del progetto “Le magnifiche terre di Centro” che ha coinvolto 11 Comuni situati in 4 regioni e attraversati da due Parchi nazionali, presenti all’incontro con i loro rappresentanti.  Come ha sottolineato il sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella, la rete intercomunale e interappenninica che si sta sperimentando per “Le magnifiche Terre di Centro” potrebbe essere estesa nell’immediato futuro anche in altri ambiti.

Un progetto in rete dunque, che vuole coinvolgere e attivare le forze vive del territorio: quello che pazientemente e in maniera del tutto volontaria negli scorsi mesi invernali e primaverili Armando Nanni, Adriana Pierini e gli operatori di Laga Insieme onlus hanno fatto, con una fitta trama di incontri nelle quattro regioni, che sono serviti a superare diffidenze e resistenze. Un progetto partecipato e fortemente ancorato ai territori: è questo il secondo aspetto evidenziato dai rappresentanti di aziende agricole, agrituristiche e gruppi di produttori solidali.

Negli interventi che si sono succeduti e si sono confrontati con le urgenze del presente e la problematicità del futuro, non sono mancati i riferimenti alla memoria storica come un altro dei tratti distintivi del progetto. La conoscenza della propria storia -come ha sottolineato Paolo Coppari dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Macerata- permette di comprendere non solo i giacimenti di bellezza e i patrimoni culturali da sempre presenti nelle comunità appenniniche, ma anche le competenze e le vocazioni territoriali con le quali qualsiasi progettazione socio-economica e turistico-culturale per il prossimo futuro deve fare i conti.

In questo ambito un ruolo fondamentale dovrà essere svolto dalle scuole a cui spetta il compito di mettere in sicurezza la memoria e la storia dei luoghi e delle comunità. Un segno tangibile del forte interesse per le realtà scolastiche è stata la presenza di una classe della Scuola secondaria di I° grado dell’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice, che in maniera corale ha recitato L’Infinito di Giacomo Leopardi.

Le magnifiche terre di Centro: un progetto che vuole “licenziare la sfiducia” e ripartire, come ha ribadito Paolo Piacentini, presidente della FederTrek, da ciò che queste terre hanno, piuttosto che inseguire quello che non hanno: esse devono essere sempre più consapevoli che i territori appenninici sono ricchissimi di potenzialità e hanno tutte le caratteristiche per poter sviluppare e sperimentare innovative ed inedite esperienze di economia e società. Il progetto di Laga Insieme onlus e Appennino solidale può rappresentare, come tutti gli intervenuti hanno sottolineato con forza, un importante contributo in questa direzione.

Foto: MtdC ©

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