Droni, se ne parla in Prefettura: ecco perché

Si è svolta venerdì mattina, presieduta dal Prefetto Giuseppina Reggiani, una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica alla quale hanno preso parte, oltre ai vertici delle Forze dell’Ordine, i rappresentanti del Comune di Rieti, dei Vigili del Fuoco, dell’ARES118 e di ENAV per l’esame del progetto DIODE (d-light Internet of Drones Environment).

 

Il progetto, coordinato da ENAV, Società che gestisce il traffico aereo in Italia e realizzato da un Consorzio di imprese italiane, ha una durata di 18 mesi ed un costo complessivo di 4 milioni di euro interamente erogati dai partners. Fa parte di European Network of U-Space Demonstrators, ha come scenario di dimostrazione il territorio urbano ed extraurbano della città di Rieti, selezionata per la realizzazione dell’importante sperimentazione, e come feed back la condivisione dei risultati dimostrativi a livello internazionale nonché lo scopo di dimostrare sul campo la capacità di garantire un flusso sicuro di droni che perseguono specifici obiettivi commerciali o ricreativi.

 

Prevede l’effettuazione di più voli di velivoli a pilotaggio remoto (i cosiddetti droni) in ambiente urbano o semi urbano, con l’obiettivo di implementare e verificare lo sviluppo di soluzioni che, integrando molteplici ed articolate tecnologie, garantiscano la movimentazione sicura dei droni ed il traffico aereo tradizionale.

 

In questo scenario, il Prefetto ha condiviso le specifiche autorizzazioni rilasciate dall’ENAV a garanzia della sicurezza delle attività di volo e disposto le idonee misure affinché anche a terra sia garantita la massima sicurezza per gli operatori e per la cittadinanza durante l’attuazione delle diverse missioni dei droni ai fini della realizzazione dell’importante progetto nel completo rispetto delle normative vigenti consentendo, comunque, l’effettuazione di eventuali voli di emergenza.

Foto: WEB ©

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